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Riorganizzazione della Croce rossa. Il punto alla ripresa dei lavori parlamentari


Le Commissioni sanità riprendono l’esame del decreto di riordino della CRI. I lavori si erano interrotti con l’approvazione di un emendamento di proroga al 30 settembre del termine per l’esercizio della delega scaduta a giugno. Per il Servizio Bilancio dello Stato c’è problema di copertura economica

11 SET - Riorganizzare la Croce Rosse Italiana, secondo i principi di semplificazione, economicità, efficacia ed efficienza; questa la proposta elaborata dal ministro della Salute Balduzzi e presentata a fine giugno alle Camere. Lo Schema di decreto legislativo, attualmente all’attenzione delle Commissioni competenti di Camera e Senato che hanno ripreso a lavorarci, mira a valorizzare l’attività dei volontari, a garantire un assetto della Cri più corrispondente ai principi di indipendenza e autonomia della Croce Rosse e della Mezzaluna Rossa, a migliorarne e a risanarne la gestione, favorendo la crescita del finanziamento privato.
 
A che punto sono i lavori parlamentari? Per il momento siamo fermi all’approvazione, avvenuta a metà luglio, in Senato di un emendamento per prorogare al 30 settembre il termine per l’esercizio della delega scaduto il 30 giugno. E sulla legittimità dell’esercizio della delega, scaduta di circa due settimane, vari organi delle Camere a partire dalle due presidenze avevano espresso i loro dubbi, tutt’ora irrisolti.
 
Politicamente la Lega Nord è quelle più critica sul provvedimento e nel corso del dibattito parlamentare ha ricordato alcune anomalie concernenti la gestione della Croce rossa italiana: “il commissariamento avvenuto per 17 degli ultimi 25 anni, il debito pari a 355 milioni di euro, il fatto che la Corte dei conti non controlli un bilancio dal 2005”.
 
Dal canto suo il ministro Balduzzi, nell’ultima seduta della Commissione Affari Sociali dedicata alla Cri, era il 31 luglio, ha dichiarato che il Governo è “molto interessato al confronto con le Commissioni competenti di Camera e Senato sul tema del riordino della Croce rossa, sul quale ritiene che la delega sia attualmente in atto, ancorché i problemi e le perplessità sul punto abbiano spinto il Parlamento a proporre il differimento del termine per l'esercizio della medesima al 30 settembre prossimo”.
 
Il Governo, quindi si è detto “disponibile ad attendere il parere parlamentare per tenerne conto non solo formalmente ma considerandolo un contributo sostanziale al riordino medesimo”. 
Balduzzi, ricordando che sul testo all'esame delle Commissioni si è espressa anche la Conferenza unificata delle Regioni, ha detto che il confronto “pur non facile, è senz'altro aperto al contributo di tutti”. 

 
La scorsa settimana il Servizio Bilancio dello Stato ha pubblicato la relazione tecnica per la verifica delle disposizioni di copertura. Il documento si conclude in questo modo: “In merito ai profilii di copertura finanziaria, con riferimento all’articolo 8 dello schema di decreto si osserva quanto segue. Da un’interrogazione effettuata al sistema informativo della Ragioneria generale dello Stato risulta che, con riferimento all’esercizio finanziario 2011, le risorse iscritte nel bilancio dello Stato da destinare alla Croce rossa italiana ammontano a circa 103 milioni di euro e sono iscritte: nei capitoli 2265 e 9530 dello stato di previsione relativo al Ministero dell’economia e delle finanze; nel capitolo 1356 dello stato di previsione relativo al Ministero della difesa; nei capitoli 2420 e 3453 dello stato di previsione del Ministero della salute. Posto che la relazione tecnica quantifica, invece, in 180 milioni di euro il complesso dei contributi iscritti nel bilancio dello Stato da destinare alla Croce rossa, appare opportuno acquisire dal Governo una ricognizione delle risorse al fine di verificarne l’entità complessiva.
Riguardo all’articolo 9, recante l’obbligo di invarianza degli oneri, si osserva che appare opportuno modificare la rubrica in maniera più conforme alla prassi vigente sostituendola con la seguente: clausola di neutralità finanziaria”.
 
Dunque sembra esserci un problema di copertura finanziaria che allo stato attuale delle cose potrebbe rallentare se non bloccare del tutto il provvedimento. I tempi si fanno strettissimi perché a fine mese scade l’esercizio della delega. Oggi comunque sia la Commissione Affari Sociali della Camera che la Commissione Igiene e Sanità del Senato riprendono l’esame del provvedimento, vedremo come evolverà la situazione.

11 settembre 2012
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