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Colpa medica. Ricciardi (M5S): “Dal Governo soluzioni al ribasso”


"Ministro della Giustizia e Ministro della Salute non si parlano nemmeno tra loro, ma quando si parlano trovano soluzioni al ribasso. Nordio ha istituito una commissione ‘consultiva’ per ridefinire la colpa medica che durerà un anno e Schillaci ha convenuto con lui di punire solo la colpa grave. Con il nostro emendamento diamo indicazioni chiare che permetteranno di ridurre drasticamente i processi penali". Così la deputata M5S in Commissione Affari sociali.

20 APR -

“Sulla medicina difensiva, dopo l’eclatante propaganda sul tema da parte del governo scopriamo che Ministro della Giustizia e Ministro della Salute non si parlano nemmeno tra loro, ma quando si parlano trovano soluzioni al ribasso. Nordio ha istituito una commissione ‘consultiva’ per ridefinire la colpa medica che durerà un anno e Schillaci ha convenuto con lui di punire solo la colpa grave. È impensabile attendere un anno intero che una commissione, istituita in fretta e furia, faccia il suo lavoro di indagine. Depenalizzazione si, depenalizzazione no: sembra il titolo di una canzonetta ma un anno per decidere vuol dire non avere visione”.

Lo scrive in una nota Marianna Ricciardi, Deputata del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali.

“Mentre loro cercano di mettersi d’accordo – prosegue Ricciardi – noi del M5S, che su questo tema lavoriamo da mesi, abbiamo invece presentato un emendamento al Dl bollette a mia prima firma, che ha come obiettivo quello di contenere in maniera forte il fenomeno della medicina difensiva, ovvero l’eccesso di prescrizioni preventive da parte dei medici con il fine di tutelarsi da eventuali contenziosi medico legali. È urgente ridurre il carico di responsabilità per medici e infermieri ed è impensabile aspettare un anno. Con il nostro emendamento diamo indicazioni chiare che permetteranno di ridurre drasticamente i processi penali che ad oggi, nel 95% dei casi, si traducono in nulla di fatto. Più efficienza, meno spese inutili. Ma non era quello che voleva questo governo?” conclude Ricciardi.



20 aprile 2023
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