Iss. Semaforo verde dalla Corte dei conti sul bilancio 2022
L’esercizio 2022 si è chiuso con un risultato economico positivo (+50,4 per cento), pari a euro 2.306.696, rispetto al 2021 (in cui ammontava ad euro 1.533.234). Il valore della produzione nell’esercizio 2022 è in aumento del 16,2 per cento, attestandosi ad euro 224.582.391 (nel 2021 era di euro 193.266.801). IL DOCUMENTO
05 MAR -
L’esercizio 2022 si è chiuso con un risultato economico positivo (+50,4 per cento), pari a euro 2.306.696, rispetto al 2021 (in cui ammontava ad euro 1.533.234). Il valore della produzione nell’esercizio 2022 è in aumento del 16,2 per cento, attestandosi ad euro 224.582.391 (nel 2021 era di euro 193.266.801). È quanto scrive la Corte dei conti nella sua relazione sul bilancio 2022 dell’Istituto Superiore di Sanità.
Le considerazioni finali della Corte dei Conti:
Nel merito della gestione, con riferimento agli organi istituzionali va sottolineato che la spesa concernente i compensi e i rimborsi, compresi quelli dovuti ai componenti dell’OIV e relativi oneri sociali, risulta nel 2022 in diminuzione (-22,7 per cento), passando da euro 465.330 del 2021 a euro 359.594 nel 2022; per i soli organi istituzionali il decremento è stato pari al 19 per cento. Quanto alle risorse umane, al data del 31 dicembre 2022 risultavano in servizio 1.762 unità a tempo indeterminato e 72 unità a tempo determinato, con una maggiore consistenza numerica del personale di ricerca, pari a 964 dipendenti, rispetto al personale tecnico ed amministrativo, 798 unità. Il costo complessivo per retribuzioni, oneri sociali, missioni, trattamento di fine rapporto, pari ad euro 129.759.022, fa registrare un incremento (8,1 per cento) rispetto al totale di euro 120.035.844 contabilizzato nel 2021; l’aumento è per lo più dovuto alla spesa per il personale a tempo determinato (+35,3 per cento), pari ad euro 10.675.883 (euro 7.891.351 nel 2021), mentre un incremento del 4 per cento ha interessato anche il costo del personale a tempo indeterminato.
Riguardo alle procedure di assunzione che hanno riguardato 143 unità, l’Istituto ha dato conto dello loro stato di attuazione e dei relativi costi, pari ad euro 7.689.750, aggiornando la programmazione del fabbisogno del personale, nell’ambito del Piano triennale di attività (PTA), previsto dall’art. 1, decreto legislativo n. 106 del 2012 e dall’art. 7, decreto legislativo n. 218 del 2016. Il dato contabile del contenzioso giudiziale in corso tra l’Istituto e il personale dipendente, pari ad euro 427.933, mostra una tendenza in aumento (+2,9 per cento); le liti sono state in massima parte promosse per il corretto inquadramento giuridico ed economico in relazione alle mansioni svolte. In proposito, la raccomandazione che in questa sede occorre formulare all’indirizzo della dirigenza dell’Ente non può che essere quella di prestare la massima attenzione a tutte quelle situazioni in cui le funzioni effettivamente svolte, in confronto a quelle rientranti nella declaratoria del profilo professionale ricoperto, possano esporre l’Ente a rivendicazioni di natura giuridico-economica e a conseguenti contenziosi giudiziari.
Gli aggiornamenti al PTA 2021-2023 sono stati adottati con deliberazione n. 2 del Cda del 28 ottobre 2021, ai sensi dell’art. 8, comma 3 del regolamento di amministrazione, finanza e contabilità vigente al 27 settembre 2021. La deliberazione che ha adottato il PTA per il triennio 2022-2024 è stata trasmesso al Ministero vigilante che lo ha approvato il 9 novembre 2022; il documento è attualmente inserito nel Piao 2022 dell’Istituto. Il valore dei contratti conclusi nel corso dell’esercizio in esame, pari a euro 23.519.421 è in aumento (+8,6 per cento) rispetto all’analogo dato dell’esercizio precedente (euro 21.660.016). Al riguardo, la Corte esprime la necessità che l’attività negoziale dell’Istituto, pur in considerazione del peculiare settore di appartenenza dell’Istituto, si svolga in linea con le vigenti disposizioni in materia di affidamento e, laddove necessario, con i principi e le disposizioni recate dal Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016 e, dal 1° luglio 2023, decreto legislativo n. 36 del 2023).
La revisione delle partecipazioni detenute da ISS al 31 dicembre 2022 è stata effettuata con la deliberazione del Cda n. 12 del 21 dicembre 2022. Detta deliberazione ha confermato che l’unica partecipata risulta essere la Collezione nazionale di composti chimici e centro Screening S.c.a.r.l., nella quale l’Ente detiene il 10 per cento al capitale, per una quota di euro 10.000. L’Istituto ha reso noto l’elenco degli “enti di diritto privato controllati”, come previsto dal decreto legislativo n. 33 del 2013. Il Responsabile della prevenzione della corruzione è stato nominato con la deliberazione del Cda n. 9 del 27 ottobre 2022 per un triennio. con decorrenza dal 1° novembre 2022, in seguito alla cessazione dall’incarico del precedente Responsabile. L’ISS ha previsto il passaggio completo alla contabilità economico-patrimoniale nell’ambito della scadenza del 2026, fissata dal cronoprogramma attuativo del PNRR.
Nelle more, la gestione finanziaria si è pertanto uniformata, per l’esercizio 2022, a quella delle amministrazioni pubbliche che adottano la contabilità finanziaria di cui al decreto legislativo n.91 del 2011 ed ai relativi provvedimenti attuativi e, per quanto concerne gli schemi di bilancio, al d.P.R. n. 97 del 2003, adottando dal 2017 il piano dei conti integrato e la classificazione della spesa per missioni e programmi utilizzando, per la rappresentazione, l'Allegato 6 al d.m. 1° ottobre 2013. Il rendiconto generale dell’esercizio 2022, come approvato dal Cda nella seduta del 28 aprile 2023 è pervenuto a questa Corte il 15 maggio 2023. Ne sono state analizzate le risultanze per quanto concerne il conto del bilancio (decisionale e gestionale riclassificato in base al d.p.r. 83, il conto economico, lo stato patrimo n. 97 del 2003), il conto economico, lo stato patrimoniale e la nota integrativa. Quanto alla gestione finanziaria, dall’analisi dei dati del rendiconto emerge che l’avanzo finanziario di competenza, pari ad euro 4.214.326 nel 2021, ha subito un significativo incremento nel 2022, passando ad euro 82.098.570, in funzione delle maggiori entrate accertate (+57,3 per cento) pari a euro 518.501.736 (euro 329.696.622, nel 2021), tanto di parte corrente (+83 per cento) quanto di parte capitale. in entrambi i casi a seguito dei maggiori trasferimenti dallo Stato, rispettivamente con un incremento dell’81,6 per cento e dell’11,1 per cento.
Quanto alle spese, il totale generale risulta in aumento (+34,1 per cento), passando da euro da euro 325.482.296 nel 2021 ad euro 436.403.166 nel 2021; crescono, in particolare le spese di parte corrente (+44,7 per cento), mentre quelle in conto capitale registrano una lieve flessione (-2,04 per cento). Con riferimento alla gestione dei residui, la cui consistenza al termine dell’esercizio ammonta ad euro 62.335.118 per quelli attivi e ad euro 75.004.075 per quelli passivi, l’Ente ha proseguito nell’opera di revisione, in conformità ai principi della nuova contabilità e nella prospettiva della sua definitiva adozione. L’ISS ha dichiarato che nel corso dell’esercizio 2022, in attuazione delle modalità fissate nella circolare Mef-RGS n 14 del 29 aprile 2019 e nel quadro delle norme in materia di contenimento della spesa, il versamento effettuato in conto entrata al bilancio dello Stato è stato pari ad euro 1.105.800.
I finanziamenti relativi ai progetti di ricerca a valere sul Piano nazionale complementare, nell’esercizio 2022, hanno contribuito per euro 74.849.017 a determinare l’avanzo di amministrazione di competenza dell’Istituto, pari ad euro 82.098.570, corrispondente al 91,2 per cento dello stesso. Dall’analisi dei documenti di bilancio dell’esercizio 2022 emerge che, nel bilancio finanziario, alla voce “altri trasferimenti correnti dall’Unione europea” sono rilevate somme accertate per euro 22.454.883, di ammontare più che triplicato rispetto all’esercizio 2021 (quando erano valorizzate per euro 6.967.940), con un incremento pari a euro 15.486.943, connesso alla partecipazione dell’Istituto con inizio solo a partire dall’esercizio 2022, ai programmi europei di Horizon Europe e EU4Health. In sede istruttoria, l’Istituto ha precisato che i riflessi economici delle progettualità finanziate dai fondi UE sono evidenziati nello stato patrimoniale, tra le poste attive nelle “Rimanenze in corso di ordinazione” per euro 30.626.764 (euro 11.095.506 nel 2021), dei quali euro 15.447.000 afferenti a progetti finanziati dal PNC ed euro 15.179.764 relativi ad altre fonti di finanziamento unionali (euro 11.095.506 nel 2021).
Tra le poste passive, si rilevano “debiti per lavori in corso di ordinazione” per euro 144.942.987, di cui euro 123.956.553 relativi a progetti afferenti al PNC ed euro 20.986.434 relativi ad altre fonti di finanziamento unionali (euro 9.224.001 nel 2021); i riflessi economici dei flussi finanziari nel conto economico rientrano tra i ricavi all’interno della macro voce “Variazione delle rimanenze di lavori in corso di esecuzione” per euro 26.592.324 (euro 2.783.225 nel 2021), di cui euro 15.447.000 relativi a progetti a valere sul PNC ed euro 11.145.325 a progetti a valere su altri fondi unionali (euro 2.783.225 nel 2021). Tra i costi della produzione (materie prime, di consumo, stipendi, servizi, ammortamenti, oneri diversi), i progetti finanziati da fondi europei sono valorizzati per euro 21.700.412 (euro 1.576.912 nel 2021), di cui euro 15.447.000 a valere sul PNC ed euro 6.253.412 a valere su altri fondi unionali.
Nell’esercizio 2022, la quota dei finanziamenti ottenuti su base competitiva (46,6 milioni di euro) dall’ISS ha superato, per la prima volta, quella degli altri finanziamenti (35,8 milioni di euro), a motivo dell’effetto determinante dei progetti assunti dall’Istituto attraverso il PNRR e PNC (23,3 milioni di euro). Gli specifici finanziamenti afferenti al PNRR per l’esercizio 2022 non hanno valorizzazione in contabilità e bilancio, in quanto i cronoprogrammi di attività e di spesa erano ancora in fase di dettagliata definizione. Dalle risultanze del monitoraggio svolto da questa Sezione mediante la sottoposizione all’Istituto di un questionario dedicato alla disamina dei dati sul coinvolgimento dell’Istituto in attività progettuali a valere sul PNRR o sul PNC, aggiornata da ultimo al primo semestre 2023, l’Istituto ha indicato di partecipare a 25 progetti in qualità di “soggetto attuatore”. Questa Corte, stante la rilevanza e l’influenza delle fonti di finanziamento unionali in relazione alle progettualità di ricerca che riguardano l’Istituto rispetto ai risultati di bilancio, formula raccomandazione affinché l’ISS si adegui alle osservazioni dei Dicasteri vigilanti, riservandosi, in occasione dei successivi referti, di verificarne il recepimento.
Raccomanda altresì all’Istituto di integrare le informazioni sugli andamenti delle fonti di finanziamento e i relativi impieghi e riflessi sui risultati finali di bilancio in sede di nota integrativa. Ciò nella considerazione del fatto che tale modalità non potrà che favorire, da un lato, l’acquisizione di ogni più opportuna e utile informazione, per il monitoraggio, sia dei singoli progetti che delle macro-tipologie di progetti, tanto da parte dell’Ente che degli interlocutori istituzionali di riferimento. Da valutarsi in termini positivi l’indice di autonomia finanziaria, che rappresenta la capacità dell'Istituto di generare risorse finanziarie in modo indipendente per conseguire gli obiettivi posti; per l’esercizio 2022 esso risulta pari al 43,8 per cento, in miglioramento rispetto al 2021 (36,2 per cento). In tale contesto, positiva è anche la valutazione da riservare all’indice di internazionalizzazione che esprime la capacità dell’organizzazione di espandersi a livello internazionale attraverso la partecipazione a bandi competitivi europei e internazionali; anch’esso risulta in miglioramento, 32,7 per cento, rispetto al 2021 (16,6 per cento).
L’attivo patrimoniale nell’esercizio 2022, in controtendenza rispetto al precedente esercizio, fa registrare un incremento (+33,7 per cento) ed è pari ad euro 358.092.237 (euro 267.931.593 nel 2021). Il patrimonio netto ammonta ad euro 76.926.941 nel 2022, aumentato (+3,1 per cento) in corrispondenza alla maturazione dell’utile d’esercizio (di euro 2.306.696); tale valore risulta incrementato del 50,4 per cento, e si compone del fondo di dotazione (euro 91.099.669), invariato, e delle perdite pregresse portate a nuovo (euro 16.479.420), in diminuzione di euro 1.533.234.
Le poste passive debitorie, che ammontano complessivamente ad euro 247.244.309, risultano in aumento (+61,3 per cento), e sono rappresentate in larga misura dalla voce “acconti”, che secondo il principio contabile OIC n. 23, sono contabilizzate quale contropartita della posta attiva “lavori in corso” di euro 216.342.169. La voce “fondi per rischi ed oneri”, per un valore di euro 8.459.592, è composta principalmente da oneri per contenzioso amministrativo con l’Inail, tuttora pendente in giudizio. Il valore della produzione nell’esercizio 2022 è in aumento (+16,2 per cento), attestandosi ad euro 224.582.391 (euro 193.266.801 nel 2021); ad esso si contrappone la tendenza in aumento dei costi della produzione (+16,4 per cento) che passano da euro 184.103.520 euro a 214.241.330 del 2022.
05 marzo 2024
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Governo e Parlamento