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Ddl Stabilità. In Senato pacchetto di emendamenti al Decreto Balduzzi


A presentarli il senatore Saccomanno (Pdl). L’obiettivo, ha spiegato, è migliorare e integrare i contenuti del Decreto Balduzzi che, per motivi di tempo, è stato licenziato senza i necessari correttivi. Il tentativo sarà ora fatto con la legge di Stabilità. Ecco gli emendamenti.

13 DIC - Responsabilità civile e assicurazione obbligatoria delle aziende sanitarie. Trattamento medico-chirurgico e gestione e monitoraggio dei rischi sanitari. Disposizioni in materia di assunzioni del personale del Ssn e formazione specialistica dei medici. Ludopatia e altro ancora.

Sono queste le materie oggetto di un pacchetto di emendamenti presentati alla Legge di Stabilità - all'esame della commissione Bilancio del Senato - dal senatore del Pdl Michele Saccomanno, componente della commissione Igiene e Sanità. Emendamenti che potrebbero così arricchire i contenuti del provvedimento riguardanti la sanità, aggiungendosi a quelli già previsti che riguardano i nuovi tagli al fondo sanitario nazionale (600 mln nel 2013 e 1 miliardo a decorrere dal 2014) e l’ulteriore riduzione del tetto per l’acquisto di beni e servizi e per i dispositivi medici.

Nelle intenzioni del senatore Saccomanno, gli emendamenti hanno l'obiettivo di apportare al Decreto Balduzzi (di cui Saccomanno è stato relatore in commissione Igiene e Sanità) le correzioni che i tempi ristretti per la conversione in legge hanno, di fatto, impedito di apportare rispetto al testo varato dalla Camera. “Ora sto provando a farlo salendo sul carro del ddl Stabilità con appositi emendamenti già presentati e che mi auguro possano trovare accoglienza dal Governo", ha spiegato Saccomanno intervenendo oggi a un convegno sulla responsabilità medica, dedicato in particolare alle ripercussioni dell’art.3 del Decreto Balduzzi, uno di quelli presi di mira da Saccomanno.
Il senatore del Pd, in particolare, suggerisce di chiarire che “i trattamenti medico-chirurgici adeguati alle finalità terapeutiche ed eseguiti secondo le regole dell’arte da un esercente una professione medico-chirurgica o da altra persona legalmente autorizzata allo scopo di prevenire, diagnosticare, curare o alleviare una malattia del corpo o della mente, non si considerano offese all’integrità fisica”.

Un secondo emendamento reintrodurrebbe poi l’obbligo di assicurazione per le aziende sanitarie e, un terzo, prevederebbe nuove regole in materia di responsabilità civile stabilendo che “l'esercente la professione sanitaria, che nello svolgimento della propria attività si attiene a buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica nazionale e internazionale e anche a linee guida formulate da società scientifiche, risponde, ai sensi dell’art. 1176 del codice civile, dei danni derivanti da tali attività solo nei casi di dolo e colpa grave”.

Novità anche per il rischio clinico, con la reintroduzione di apposite Unità operative dedicate.
 

13 dicembre 2012
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