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Svuota carceri. Dalle e-cig 35 mln per evitare tagli alla polizia penitenziaria


Lo stabilisce un emendamento approvato in Commissione Giustizia del Senato al Dl “svuota carceri” che prevede un aumento delle imposte sulle sigarette elettroniche del 58,5%. In precedenza la Commissione Sanità però esprimendo il parere sul Dl “occupazione” lamentava gli effetti negativi dell’eccessiva tassazione sulle e-cig. 

19 LUG - Sono 35 milioni per quest’anno e altri 35 milioni per il prossimo anno da destinare alle precarie condizioni della polizia penitenziaria. Questo l’obiettivo dell’emendamento al disegno di legge di conversione in legge del Dl 1° luglio 2013, n. 78, recante disposizioni urgenti in materia di esecuzione della pena approvato ieri in Commissione Giustizia del Senato e presentato dai senatori del Pd Lumia, Casson, Capacchione, Cappelletti, Giarrusso. Emendamento che definisce quindi con precisione la destinazione delle risorse derivanti dalla nuova tassa sulle e-cig.
 
La cifra sarà ottenuta grazie ad una tassazione del 58,5% sulle sigarette elettroniche, quanto quella in vigore sulle sigarette tradizionali. L’imposta sarà applicata al prezzo di vendita dei kit delle sigarette elettroniche e delle ricariche, sia quelle contenenti nicotina che quelle contenenti essenze. In questo modo si otterranno 35 milioni per quest’anno e altrettanti per il 2014 utili ad evitare i tagli già previsti alla polizia penitenziaria.
 
Il giorno prima, sempre al Senato, però la Commissione Sanità esprimendo il parere sul “decreto occupazione”, per le parti di propria competenza, aveva lamentato gli effetti negativi dell’eccessiva tassazione sulle e-cig.
 
In particolare, il rilievo della Sanità era che un aumento delle imposte su questi dispositivi può portare alla chiusura un settore a detrimento delle aspettative degli operatori, può far sviluppare la contraffazione e non scoraggiare il fenomeno del tabagismo. Insomma il rischio, per i senatori della Commissione Sanità, è di generare effetti contrari a quelli auspicati se non danni veri e propri.
 
Certo però che un “tesoretto” di 70 milioni da spalmare in due anni, a disposizione degli agenti penitenziari che soffrono il disagio della condizione carceraria come i detenuti, anche se viene dalle sigarette elettroniche, è una bella somma a cui difficilmente si può rinunciare di questi tempi. 
 
 
Il testo dell’emendamento approvato
 
4.0.1
 
Lumia, Casson, Capacchione, Cirinnà, Filippin, Ginetti, Lo Giudice, Manconi
 
Dopo l'articolo, inserire il seguente:
 
«Art. 4-bis.
 
1. In deroga alle previsioni di cui all'articolo 2, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, il personale dell'amministrazione penitenziaria, le cui competenze professionali volgono peculiarmente all'attuazione delle disposizioni contenute nella presente legge, è escluso dalla riduzione di cui al comma 1 del citato decreto.
2. Ai maggiori oneri di cui al comma 1 pari a 35 milioni di euro a decorrere dall'anno 2013 si provvede:
 
a) quanto a 35 milioni di euro per l'anno 2013 mediante l'attuazione della seguente disposizione: ''a decorrere dal 1º settembre 2013 i prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati nonché i dispostivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo, sono assoggettati ad imposta di consumo nella misura pari al 58,5 per cento del prezzo di vendita al pubblico. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro il 31 agosto 2013, sono stabilite le procedure per la variazione dei prezzi di vendita al pubblico dei prodotti contenenti nicotina o altre sostanze idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati nonché i dispostivi meccanici ed elettronici, comprese le parti di ricambio, che ne consentono il consumo:'';
 
b) quanto a 35 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014, mediante corrispondente riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 139, della legge 24 dicembre 2012, n. 228».

19 luglio 2013
© Riproduzione riservata

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