Epatite A. Il Ministero della Salute: “Cuocete i frutti di bosco surgelati”
Il virus, infatti, sopravvive a basse temperature, ma viene rapidamente inattivato dal calore. Dal dicastero di lungotevere Ripa arrivano anche le nuove raccomandazioni anche per gli operatori del settore: utilizzare sistemi di sanificazione attivi contro batteri e virus.
30 SET - Da gennaio 2013, si è assistito ad un importante incremento del numero dei casi umani di epatite A, rispetto a quello atteso nello stesso periodo degli anni precedenti, soprattutto nelle Regioni del centro-nord Italia. Nonostante siano state adottate tutte le misure di prevenzione e controllo per questa epidemia di casi di epatite virale A, e si sia osservata negli ultimi mesi una tendenza alla diminuzione delle segnalazioni, recentemente sono stati notificati diversi nuovi casi in soggetti che hanno riferito il consumo di frutti di bosco misti surgelati non cotti. Pertanto il Ministero della salute ha ribadito alcune raccomandazioni per i consumatori e gli operatori del settore alimentare.
Raccomandazioni per i consumatori
Si raccomanda di consumare i frutti di bosco surgelati solo ed esclusivamente previa cottura. Il virus dell’epatite A, infatti, sopravvive a basse temperature, ma viene rapidamente inattivato dal calore. Per esempio, facendo bollire i frutti di bosco per almeno 2 minuti viene garantita la salubrità dell’alimento. Si coglie l’occasione per rammentare che è bene consumare i frutti di bosco freschi ed ogni altra frutta o verdura cruda solo dopo un accurato lavaggio.
Raccomandazioni per operatori industriali e artigianali del settore alimentare
Si devono utilizzare sistemi di sanificazione attivi contro batteri e virus al fine di minimizzare il rischio di contaminazione crociata attraverso gli impianti, gli ambienti, le linee di produzione e gli strumenti. Il virus dell’epatite A è molto persistente nell’ambiente.
Si deve considerare, nelle procedure aziendali di gestione del rischio, basate sul sistema HACCP, il pericolo di virus quali HAV e Norovirus, così come batteri patogeni (es. Salmonella ed E.coli VTEC), tenendo conto delle indicazioni fornite dal Ministero della Salute per il campionamento e l’analisi.
Per chi impiega a livello di produzioni artigianali o di ristorazione frutti di bosco surgelati, ad esempio per frullati, preparazioni di frutta, guarnizioni di dolci, di yogurt o di gelati si raccomanda l’impiego solo previa cottura. Il trattamento termico sicuramente efficace è la bollitura dei frutti per almeno due minuti.
30 settembre 2013
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