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Spending review. Letta: "Con la revisione della spesa ci giochiamo molto del nostro lavoro"


Ribadita l'importanza dell'operazione per liberare risorse per la diminuzione delle tasse ma anche da destinare ad investimenti produttivi mirati nella ricerca, educazione e cultura. Intanto il commissario Cottarelli spiega: "Non si tratta di toccare lo stato sociale ma di eliminare sprechi e servizi non necessari".

21 NOV - "Sulla spending review ci giochiamo molto del nostro lavoro, proprio perché abbiamo deciso che le risorse così recuperate saranno finalizzate a tre grandi obiettivi: un ulteriore carico di riduzione delle tasse sul lavoro, investimenti produttivi mirati anche di spesa pubblica, come ad esempio in ricerca, educazione e cultura, e riduzione di debito e deficit. Ogni Ministero ha già cominciato a prendere le misure rispetto al lavoro portato avanti dal Commissario Cottarelli". Queste le parole del presidente del Consiglio, Enrico Letta, intervenuto nel corso della conferenza stampa al termine dell'odierno Consiglio dei ministri.

E proprio sulla spending review, è tornato a parlare anche il Commissario straordinario Carlo Cottarelli in un’intervista al Corriere della Sera, dove ribadisce che con il Ministro Lorenzin non c’è alcun disaccordo. “Non siamo mica in conflitto - ha detto - la revisione della spesa la deve fare prima di tutti la pubblica amministrazione”, sottolineando che le cose da fare sono due: “capire se si può fare la stessa attività, dare lo stesso servizio, a costi più bassi. E individuare e togliere i servizi non necessari”. “Non si tratta di toccare lo stato sociale - precisa Cottarelli - che è un fondamento dell’economia italiana”. Ma, ripete, anche in questo settore occorre eliminare gli sprechi e “i servizi non necessari”.

Il commissario - scrive poi il Corriere della Sera - è fiducioso di riuscire a portare a termine il suo compito. Secondo le esperienze internazionali che ha preso ad esempio per impostare il suo programma - in particolare “il modello utilizzato dal Canada negli anni 90” - una riduzione di spesa del 2% del Pil è assolutamente raggiungibile in tre anni, eliminando i margini di spreco e razionalizzando le procedure esistenti.

Per Cottarelli - scrive ancora il Corriere - è poi importante la collaborazione con la Ragioneria diretta da Daniele Franco ed anche il fatto che è la prima volta che in Italia viene utilizzato il meccanismo di revisione da lui proposto. Certo difficoltà ce ne saranno. Una per tutte: le possibili resistenze delle Regioni e degli enti locali ad attuare i tagli raccomandati. “Idealmente sarebbe opportuno che ogni centro di spesa facesse da sé la revisione sapendo che ogni risparmio fatto potrebbe tradursi in riduzione di tasse. Noi metteremo a disposizione tutti gli strumenti necessari - e ricorreremo anche alla pubblicazione degli indicatori di efficienza - per incentivare il buon comportamento di tutti”, conclude Cottarelli. 

21 novembre 2013
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