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Caso De Girolamo. Le intercettazioni sulla gestione della sanità beneventana inguaiano il ministro

di Giovanni Rodriquez

I fatti risalgono al 2012, quando l'attuale ministro delle Politiche agricole era referente per il Pdl in quei territori. La gara d'appalto sul 118, le consulenze sul territorio, la proprietà di un bar all'interno del Fatebenefratelli di Benevento. Su queste vicende emergerebbe il coinvolgimento sospetto del ministro per la quale il M5S pensa a una mozione di sfiducia

10 GEN - Il ministro delle Politiche agricola, Nunzia De Girolamo, è coinvolta in alcune intercettazioni illegali, risalenti al 2012, quando l'attuale ministro era referente per il Pdl in Campania. Al centro della bagarre sollevata dalle telefonate pubblicate da Il Fatto Quotidiano, la gestione dell'Asl di Benevento, i suoi appalti, le consulenze, la scelta dei dirigenti locali e anche la gestione di un bar interno all'ospedale Fatebenefratelli che ha visto andare in scena uno scontro tra fratelli conclusosi con un passaggio di proprietà che sembrerebbe voluto dallo stesso ministro.
 
L'accusatore, nonché intercettatore delle telefonate è Felice Pisapia, ex direttore amministrativo dell'Asl di Benevento, Felice Pisapia, attualmente indagato - con obbligo di dimora - perché, secondo quanto sospettato dalla Procura, persona al centro di un sistema di fatture gonfiate, appalti truccati e appropriazioni indebite costati finora il carcere a quattro imprenditori. Il ministro De Girolamo, invece, attualmente non è indagata.
 
Sulla vicenda è intervenuto con forza in Parlamento il M5S chiedendo al ministro di far luce sull'accaduto. La richiesta alla De Girolamo di riferire in Aula, avanzata dal capogruppo del M5S alla Camera, Federico D'Inca, è stata negata dalla Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. Su proposta del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, è stato stabilito che ci sarà sul tema una risposta ad un atto di sindacato ispettivo. Allo stesso tempo, il M5S ha chiesto anche al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, di riferire in Commissione Affari Sociali sul tema della corruzione in sanità, ed in particolare su quanto questa influisca nei territori in Piano di rientro.
 
Come spiegato da Andrea Cecconi (M5S), si sta aspettando la risposta da parte del ministro De Girolamo sulla vicenda delle intercettazioni per poi arrivare a presentare uficcialmente una mozione di sfiducia nei suoi confronti. "Attualmente il ministro per le Politiche Agricole non risulta essere una persona indagata - ha spiegato Cecconi - anche se non riusciamo a capirne il motivo, basterebbe pensare alle differenze con il caso riguardante la moglie di Mastella. C'è però da dire che, per quanto ci riguarda - ha aggiunto - al di là del rilievo penale della vicenda, la De Girolamo dovrebbe fare un passo indietro per una semplice questione di opportunità. Un comportamento del genere, per noi, è inaccettabile".
 
Giovanni Rodriquez

10 gennaio 2014
© Riproduzione riservata

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