Spot Obiettivo risarcimento. Miotto (Pd): “Lorenzin valuti il blocco”
Contro lo spot che invita i cittadini a denunciare i medici la deputata democratica ha presentato un'interrogazione al ministro. "Messaggio come questo finiscono per delegittimare il lavoro di migliaia di professionisti che si dibattono fra i rischi della professione e la facile scorciatoia della medicina difensiva”.
30 GEN - “Chiediamo al ministro Lorenzin di adottare tutte le iniziative in suo potere in merito allo spot televisivo che intende tutelare i cittadini vittime di casi di malasanità. Invitiamo anche a considerare l’eventuale divieto della trasmissione dello stesso spot”. Ad affermarlo è
Margherita Miotto, deputata del Pd in commissione Affari sociali, in una interrogazione al ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin, contro lo spot che invita i cittadini a denunciare i medici.
“Lo spot pubblicitario 'Obiettivo risarcimento' - prosegue Miotto -, nel quale si parla di una non meglio definita ‘collaborazione con Veneto Banca’, contiene elementi che tendono ad indurre nel consumatore l’assunzione di una decisione che non avrebbe altrimenti preso, insinuando che ogni caso di malasanità dia automaticamente diritto ad un risarcimento; viene in particolare veicolata l'idea che ogni prestazione sanitaria non coronata da guarigione sia un caso di malasanità. Bloccare lo spot – prosegue la deputata - corrisponderebbe alle diffuse preoccupazioni che sono state espresse da numerose società scientifiche ed associazioni sindacali del mondo medico e sanitario in ordine alla compatibilità con le vigenti norme del messaggio pubblicitario che prevedono che la pubblicità dei professionisti sia esclusivamente di carattere informativo. Numerose associazioni sindacali e società scientifiche del mondo medico e sanitario hanno infatti segnalato la pericolosità di simili messaggi pubblicitari che finiscono per delegittimare il lavoro di migliaia di professionisti che si dibattono fra i rischi della professione e la facile scorciatoia della medicina difensiva”.
30 gennaio 2014
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