Ludopatie. Balduzzi (Sc): "A Bologna un esempio da imitare per contrastare il fenomeno"
Il Comune, insieme a 13 associazioni, si è impegnato per azzerare tutte le slot e videolottery presenti nei circoli che aderiscono agli enti di promozione sociale e sportivo. Balduzzi: "Anche da ministro della Salute ho sempre sottolineato la necessità del coinvolgimento delle istituzioni più vicine ai cittadini per regolare le attività di gioco".
06 GIU - "La prevenzione funziona se le istituzioni pubbliche e le associazioni più vicine ai cittadini sottoscrivono un patto per migliorare la vita di tutti. Il protocollo firmato a Bologna è un buon esempio di questa indispensabile collaborazione". Ha esepresso così il suo apprezzamento
Renato Balduzzi, deputato di Scelta Civica e già Ministro della salute del Governo Monti, riguardo al protocollo d'intesa sul contrasto della diffusione del gioco d'azzardo patologico (Gap) nato dalla collaborazione tra il Comune di Bologna e gli enti impegnati sul territorio contro le dipendenze patologiche. In pratica il Comune, insieme ad Arci, Endas, Csi, Acli, Aics, Ancescao, Fitel, Acsi, Cus, Asi, Pgs, Csen e Uisp, si attiverà per ridurre la presenza do slot e videolottery all’interno dei circoli, o comunque dei locali di loro pertinenza, al fine di giungere alla completa disinstallazione e rimozione di apparecchi automatici da gioco che abbiano come elemento preponderante l’aleatorietà e che possano essere causa di dipendenza patologica.
“Quando da Ministro della salute posi la questione della ludopatia – ha proseguito Balduzzi - ho sempre sottolineato la necessità del coinvolgimento delle istituzioni più vicine ai cittadini, in primo luogo delle amministrazioni comunali, per regolare le attività del gioco in modo compatibile con il territorio e con le vita delle persone”.
“La scelta di Bologna – ha concluso il deputato piemontese - costituisce un esempio che potrebbe e dovrebbe essere seguito da altri Comuni italiani, per affrontare insieme e debellare quella che ormai sta diventando una malattia sociale dai costi umani insostenibili”.
06 giugno 2014
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