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Ebola. D'Ambrosio Lettieri (FI): "Troppa confusione, occorrono interventi chiari ed efficaci. Se necessario utilizzare sanità militare"


Così il capogruppo FI Commissione Sanità Senato è intervenuto sull'emergenza mondiale. Tracciatura dei viaggiatori, potenziamento degli USMAF, aumento degli organici dei medici, estensione dei centri nazionali di riferimento, sostegno alla ricerca, rafforzamento dei controlli su Mare Nostrum: queste le misure suggerite al Governo dal senatore di FI.

10 OTT - "Oggi il presidente della Banca mondiale, Jim Yong Kim, che a Washington, nell'ambito di un weekend organizzato specificamente sul problema della diffusione del virus, ha aperto i lavori affermando che sul problema Ebola abbiamo fallito miseramente. Avremmo dovuto fare tante cose di più; andrebbero fatte molte cose (infrastrutture e prevenzione in primis). Un monito a tutti quanti i Paesi. In effetti sul caso Ebola sino ad oggi abbiamo sentito tutto e il contrario di tutto, molta confusione e pochi fatti, nessun punto fermo sulla prevenzione e sugli strumenti per affrontare il rischio contagio e la malattia conclamata. Per una emergenza mondiale ci sembra un quadro allarmante". Lo ha dichiarato Luigi d'ambrosio Lettieri, capogruppo FI Commissione Igiene e Sanità del Senato, intervenendo ieri in Aula sul virus Ebola, in occasione dell'informativa del ministro Lorenzin.
 
"Ho apprezzato sia l'intervento del Ministro che del Vice Ministro oggi. C'è sicuramente molta buona volontà. Ma dobbiamo fare un po' di ordine e farci trovare preparati. E non possiamo stare sereni, come è stato detto in maniera contraddittoria qualche giorno fa. Capisco - ha aggiunto - che per il governo Renzi questa espressione ha assunto il significato opposto a quello che realmente dovrebbe avere, ma la guardia va tutt'altro che abbassata. Credo che sia assolutamente necessario, soprattutto nel semestre europeo, un processo di maggiore armonizzazione dei livelli legislativi e regolatori sovranazionali come traguardo per creare una condizione nella quale realmente in Italia si possa essere in grado di fronteggiare una emergenza, sanitaria e umanitaria, che non si vedeva da 40 anni".

"Tracciatura dei viaggiatori, potenziamento degli USMAF (Uffici di sanità marittima, area e di frontiera) che attualmente sono 11, aumento degli organici dei medici che mi sembrano inadeguati, estensione dei centri nazionali di riferimento che adesso sono due, l'ospedale Spallanzani di Roma e l'ospedale Sacco di Milano, magari utilizzando strutture del Mezzogiorno, sostegno serio e concreto ala ricerca sui vaccini considerata la mortalità del virus Ebola e la facilità di trasmissione del contagio, utilizzo della sanità militare, rafforzamento dei controlli su Mare Nostrum: questo mi sento di suggerire al Governo perché - ha concluso D'Ambrosio Lettieri - il punto di equilibrio tra sovradimensionamento dello stato di allarme e pericolosa sottovalutazione del rischio si traduca in interventi efficaci e concretamente percepiti dai cittadini e dagli operatori cui dobbiamo garantire il diritto alla sicurezza".

10 ottobre 2014
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