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Decreto appropriatezza. Acoi: “Problema esami inutili esiste ma punire i medici è sbagliato”


Questo il commento del vicepresidente dell'Associazione dei chirurghi, Pierluigi Marini. "Bisogna affrontare il problema dal punto di vista strutturale, non con norme punitive a carico dei medici, già troppo puniti dal contenzioso medico-legale"

23 SET - “Il problema della prescrizione di esami inutili esiste e proprio Acoi l’ha denunciato più volte come effetto della medicina difensiva, cioè di tutte quelle pratiche cui i medici sono costretti per evitare denunce temerarie. Nonostante questo, ora i medici si trovano nella situazione paradossale di dover pagare per tutti. La soluzione proposta dal ministro Lorenzin, infatti, non è accettabile perché mette i medici, ed in particolar modo i chirurghi, tra due fuochi: quello del rischio del contenzioso legale, ormai insopportabile, e quello delle sanzioni per la prescrizione di esami inutili". Questo il commento di Pierluigi Marini, vicepresidente dell'Associazione chirurghi ospedalieri italiani (Acoi).    
 
"Una situazione francamente inaccettabile per i medici - e per tutto il personale sanitario - che con rigore, professionalità, passione e sacrificio, ogni giorno, nonostante i tagli, riescono a tenere in piedi una sanità di alta qualità. Non possiamo essere il terminale ultimo di tutte le incongruenze legislative del sistema sanitario. E’ indispensabile affrontare al più presto la questione del contenzioso medico legale ed il problema della medicina difensiva, che costa allo Stato quasi diciassette miliardi di euro all’anno. Da troppi anni aspettiamo una buona legge sul rischio clinico che potrebbe superare questo stallo che produce distorsioni enormi come l’aumento degli esami inutili, l’allungamento delle liste di attesa, il prolungamento dei tempi di ricovero, la minor disponibilità di posti letto, l’aumento dei tempi e dei costi economici e sociali per lo Stato e i cittadini. Bisogna affrontare il problema dal punto di vista strutturale, non con norme punitive a carico dei medici, già troppo puniti dal contenzioso medico-legale - conclude Marini -. Come società scientifica siamo pronti a dare il nostro contributo se il governo e la politica sceglieranno la via del dialogo”.

23 settembre 2015
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