Ddl concorrenza. I dentisti Andi a Guidi e Lorenzin: “Sostengano emendamenti su studi odontoiatrici”
Il presidente Prada si rivolge alle Ministre: “Siamo stati accusati di essere contro le liberalizzazioni e di voler difendere i nostri privilegi. Le nostre proposte emendative mirano invece a sostenere e tutelare la salute nell’ambito di un mercato odontoiatrico libero e sostenibile”.
15 FEB - Un invito al Ministro della Salute,
Beatrice Lorenzin ed al Ministro dello Sviluppo Economico,
Federica Guidi perché appoggino gli emendamenti proposti da ANDI in seno al DdL Concorrenza è stato rivolto dal presidente
Gianfranco Prada: “Le scrivo in qualità di presidente ANDI, la più rappresentativa Associazione sindacale degli odontoiatri italiani con oltre 24.000 soci, per denunciare l’attacco mediatico da parte di alcune società di capitali in merito agli emendamenti che ANDI è riuscita a far presentare al DdL Concorrenza.
Siamo stati accusati di essere contro le liberalizzazioni e di voler difendere i nostri privilegi. Le nostre proposte emendative mirano invece a sostenere e tutelare la salute nell’ambito di un mercato odontoiatrico libero e sostenibile. Le società di capitali che guidano catene odontoiatriche che offrono cure, ipoteticamente a basso costo, hanno
acquistato qualche giorno fa pagine di giornali per demonizzare l’azione di ANDI che è stata assolutamente limpida, sin dall’audizione in commissione Industria del Senato dello scorso novembre. Infatti, in quella circostanza, l’Associazione ha sostenuto le istanze della categoria e ha depositato una memoria e gli emendamenti che avremmo voluto presentare.
Ci tengo a sottolineare che siamo stati gli unici tra i soggetti auditi che ha reso noto, nel nome della trasparenza, le proposte emendative che ritenevamo degne di presentazione. Evidentemente gli ingenti investimenti utilizzati dalle società di capitali per colpirci sono stati dettati dal fatto che, forse, abbiamo toccato un tema importante sul quale non si scherza: l’idea che la salute dei nostri cittadini debba essere garantita da professionisti iscritti all’Ordine dei Medici e non sia svilita ad una semplice forma commerciale alla ricerca di utili.
Per perseguire questo obiettivo, la tutela della salute nell’ambito di un mercato libero e sostenibile, le chiediamo di supportare questi emendamenti che certamente possono essere migliorati mantenendo, però, fermi i principi che li hanno ispirati: fare in modo che i pazienti, sia che si rivolgano ad un dentista tradizionale oppure ad un centro odontoiatrico, abbiano le stesse garanzie, siano tutelati allo stesso modo e abbiano gli stessi diritti. Come sempre ANDI resta disponibile ad un confronto su tutti i temi”.
15 febbraio 2016
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