Punto nascita de La Maddalena. Lorenzin: “Verificheremo costantemente tutela nascituri e partorienti”
La sospensione temporanea delle attività del punto nascita dell'ospedale Paolo Merlo de La Maddalena “non sembra avere pregiudicato la salute delle gestanti e dei nascituri in quanto la Regione Sardegna ha comunicato di avere adottato una serie di iniziative, presso lo stesso ospedale per la presa in carico delle donne fin dal concepimento. Ma Lorenzin ha assicurato che il ministero seguirà la vicenda con attenzione.
15 MAR - "Il Punto nascita dell’Ospedale Paolo Merlo dell'Isola de La Maddalena si caratterizza per volumi di attività particolarmente bassi (67 parti nel 2015 e 35 da gennaio a settembre 2016) che hanno portato la Regione Sardegna, anche in considerazione della contemporanea assenza di 4 ostetriche su 5, a disporne la temporanea sospensione, per motivi di sicurezza, nel mese di settembre 2016. Tale provvedimento non sembra, tuttavia, avere pregiudicato la salute delle gestanti e dei nascituri in quanto la Regione Sardegna ha comunicato di avere adottato una serie di iniziative, presso l’Ospedale “Paolo Merlo” de La Maddalena, quali, ad esempio, l’attivazione di una rete per la presa in carico ambulatoriale della donna fin dal concepimento e la mappatura del rischio ostetrico e neonatologico, per fasce di rischio, di tutte le gravidanze, nonché l’implementazione degli ambulatori di gravidanza a rischio e gravidanza a termine".
Così la ministra della Salute,
Beatrice Lorenzin, è intervenuta oggi in Aula alla Camera per rispondere al question time sul tema presentato da
Pierpaolo Vargiu (Ci).
"Il Comitato Percorso Nascita dell’Azienda ospedaliera ha, altresì, adottato le procedure operative relative all’accoglienza delle partorienti e al loro trasferimento in sicurezza presso il Punto nascita di Olbia - ha proseguito -. La Regione Sardegna ha previsto, inoltre, il potenziamento del personale sanitario con la costituzione di un pool unico che opera sui due presidi di Olbia e de La Maddalena, assicurando gli interventi in emergenza-urgenza; è, poi, allo studio presso la Regione Sardegna la predisposizione di una equipe aggiuntiva di Emergenza che si attiverà per raggiungere l’isola de La Maddalena in caso di allerta meteo".
"Concludo, pertanto, rassicurando l’Onorevole interrogante che sarà mio personale impegno verificare che la Regione Sardegna dia puntuale attuazione alle misure, già adottate e a quelle di prossima attivazione, affinché sia garantita, anche nell’isola de La Maddalena, la tutela della salute delle partorienti e dei nascituri", ha concluso Lorenzin.
In sede di replica, Pierpaolo Vargiu (Ci) si è dichiarato soddisfatto della risposta. "La sua risposta ci permette di avere alcuni punti fissi. La regione Sardegna non ha richiesto nessuna deroga al Ministero, ci fa piacere sentirlo e siamo convinti che nessuna deroga possa essere richiesta perché è improponibile rispetto ai criteri, quindi se la regione la chiedesse starebbe solo prendendo tempo. È invece possibile adottare soluzioni che funzionano in altri territori disagiati, ad esempio le zone montane della Lombardia, dove si potenziano gli organici di ostetricia e di neonatologia degli ospedali che fungono da hub, come sarebbe quello di Olbia. Certo, non è solo una scelta tecnica, è una scelta politica che significa avere un occhio di riguardo per l'ospedale dell'isola nell'isola. E se l'insularità è un valore, e la Sardegna chiede sempre che venga rispettato questo valore, io sono convinto che la prima che deve rispettare l'insularità doppia de La Maddalena sia proprio la Sardegna. Signora Ministro - ha concluso - lo ricordi al presidente della regione Sardegna e al nostro assessore alla sanità e le mamme de La Maddalena la aspetteranno nell'isola per ringraziarla".
15 marzo 2017
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