Coronavirus. L’appello di Zampa, Siani e Villani alla Rai: “Trasmetta notizie adeguate a bambini con immagini riconoscibili”
"È importante spiegare ai piccoli, in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun di loro, ciò che sta accadendo. Il non ricevere spiegazioni dagli adulti, in un contesto di tensione ben percepibile, rischia infatti di generare un’ansia ancora maggiore rispetto a quella che può generare una consapevolezza ben gestita. Non bisogna dare per scontato che i bimbi abbiano gli stessi nostri timori", spiegano in una nota congiunta la sottosegretaria alla Salute, il pediatra dell'Ao Santobono-Pausilipon di Napoli e il presidente Sip.
17 MAR - “In questi giorni di quarantena e con le scuole ormai chiuse da molti giorni, i bambini sono a casa con i genitori e vivono e sentono le preoccupazioni degli adulti. I bambini sono preoccupati esattamente come i grandi. Per cui è importante spiegare ai piccoli, in modo adeguato al grado di comprensione e alla maturità emotiva di ciascun di loro, ciò che sta accadendo. Il non ricevere spiegazioni dagli adulti, in un contesto di tensione ben percepibile, rischia infatti di generare un’ansia ancora maggiore rispetto a quella che può generare una consapevolezza ben gestita. Non bisogna dare per scontato che i bimbi abbiano gli stessi nostri timori".
È quanto dichiarano in una nota congiunta la Sottosegretaria alla Salute
Sandra Zampa,
Paolo Siani, pediatra dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli e
Alberto Villani, Presidente della Società Italiana di Pediatria (Sip).
"Quando parliamo con i più piccoli è importante sintonizzarsi sulle loro paure e non sulle nostre. Pertanto chiediamo al servizio pubblico di diffondere su tutti i canali Rai, anche quelli non destinati in modo specifico ai bambini, notizie semplici e adeguate ai piccoli. È inevitabile, infatti, che i bambini, guardando insieme ai genitori i notiziari, possano certamente essere spaventati dalle immagini e non comprendere parole come pandemia, isolamento e quarantena. I telegiornali hanno un linguaggio per telespettatori adulti, non adatto ad un bambino. Per cui è compito dei genitori filtrare le notizie e tradurle in un linguaggio adatto ai propri figli, ma riteniamo che sia necessario che anche il servizio pubblico crei spazi in cui si parli ai bambini con un linguaggio adatto e con immagini facilmente riconoscibili. Anche le informazioni sulle misure di igiene consigliate dalle autorità sanitarie che vengono trasmesse durante le trasmissioni dovrebbero essere rese semplici e facilmente comprensibili ai bimbi”, concludono.
17 marzo 2020
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