Covid. Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi si alleano per il vaccino e scrivono a Commissione europea: “Tutta la Ue faccia fronte comune”
I Ministri della Salute dei 4 Stati scrivono alla presidente von der Leyen. “Tutti i membri dell’Unione condividano il rischio” rispetto agli ingenti finanziamenti sostenuti dall'industria per le sperimentazioni. Tutto ciò in cambio della garanzia anticipata sull'approvvigionamento dei vaccini. “La nostra iniziativa – scrivono i 4 Paesi - intende essere guidata dai seguenti principi: un approccio scientifico per la selezione dei vaccini nonché collaborazione e trasparenza tra Stati membri e terzi industriali”.
05 GIU - Francia, Germania, Italia e Paesi Bassi uniscono le forze nei negoziati con potenziali sviluppatori e produttori di un vaccino contro il coronavirus. E per questo motivo i 4 Stati lanciano la
Inclusive Vaccine Alliance e i 4 Ministri della Salute (
Jens Spahn-Germania,
Roberto Speranza-Italia,
Olivier Veran-Francia,
Hugo De Jonge-Olanda) hanno scritto alla presidente della Commissione Ue
Ursula von der Leyen affinché tutta l’Unione unisca le forze.
“Accelerare e garantire l'accesso ai vaccini contro il coronavirus SARS-CoV-2 - si legge nella missiva - è una delle questioni più urgenti che l'Unione europea deve attualmente affrontare”.
I 4 Paesi dell’Alleanza informano di aver “già avviato discussioni con diverse società farmaceutiche che stanno attualmente sviluppando vaccini, con l'obiettivo di garantire un approvvigionamento sufficiente per l’Ue”.
L'Inclusive Vaccine Alliance “terrà anche conto della possibilità di produrre tali vaccini sul suolo europeo e garantirà in un processo equo e trasparente in modo che ogni Stato membro dell'UE possa ricevere, in base al rispettivo contratto, una quota uguale del vaccino disponibile in base alla rispettiva dimensione della popolazione”.
“La nostra iniziativa – scrivono i 4 Paesi - intende essere guidata dai seguenti principi: un approccio scientifico per la selezione dei vaccini nonché collaborazione e trasparenza tra Stati membri e terzi industriali”.
In questo senso i 4 chiedono “a tutti gli Stati membri di condividere il rischio” rispetto agli ingenti finanziamenti sostenuti dall'industria per le sperimentazioni. Tutto ciò in cambio della garanzia anticipata sull'approvvigionamento dei vaccini.
05 giugno 2020
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