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Intramoenia. Balduzzi e parlamentari trovano l'accordo


Le Regioni avranno tempo fino al 31 dicembre 2014 per organizzare gli spazi interni. Al via, entro aprile 2013, a un programma di collegamento informatico tra azienda e studi esterni dove, in via sperimentale, i professionisti potranno svolgere la libera attività intramuraria.

21 MAG - Dopo circa due mesi di incontri per ridefinire le regole dell’intramoenia, il ministro della Salute, i presidenti delle commissioni parlamentari e i capigruppo in commissione della maggioranza sarebbero arrivati a un accordo. Il Sole 24 Ore Sanità ha anticipato la bozza del provvedimento che dovrebbe modificare la legge 120/2007, anche se alcuni parlamentari che abbiamo interpellato (Domenico Di Virgilio, Pdl, e Carmine Patarino, Fli) si sono espressi con cautela e hanno preferito non fornire dettagli sui contenuti del testo né sull’iter che dovrebbe seguire, ma hanno dichiarato che l'intramoenia allargata sarà prorogata dfino al 31 dicembre 2012.
 
Tra un mese, infatti, l’intramoenia allargata scadrà e senza un’ulteriore proroga rischia di mandare all’aria l’organizzazione della libera professione intramoenia in molte aziende e regioni di Italia. Per ovviare a questa situazione, il testo concordato tra ministro e parlamentari potrebbe quindi trasformarsi in un decreto. Ma dovrà in ogni caso passare la prova della Conferenza delle Regioni, che ha tutto l’interesse ad ottenere una proroga all’intramoenia allargata, ma che potrebbe opporsi a condizioni di risanamento dell’attuale situazione se queste dovessero dimostrarsi impraticabili o dispendiose per le risorse già scarse delle autonomie locali.

Ma quali sono le modifiche che dovrebbero essere apportate alla normativa dell’intramoenia?

Secondo il testo della bozza, entro ottobre le Regioni dovranno impegnarsi ad una ricognizione straordinaria degli spazi disponibili per la libera professione e, ove ve ne sia necessità e disponibilità di risorse, acquistare, affittare o stipulare convenzioni con altri enti pubblici per avere a disposizione altri ambulatori esterni, aziendali e multidisciplinari, per l’esercizio dell’attività istituzionale o della libera professione intramuraria ordinaria.
Le aziende dove non risultino comunque disponibili spazi per la libera professione possono autorizzare, in via sperimentale, un programma che preveda lo svolgimento dell’intramoenia presso studi collegati all’azienda attraverso una rete informativa.
Le Regioni, dunque, saranno garanti dell’attività, mentre le aziende ne saranno responsabili assicurandone il corretto esercizio.

Le modalità tecniche per la realizzazione dell’infrastruttura di rete per il collegamento telematico, i cui oneri saranno a carico del titolare dello studio, saranno determinate entro il 31 luglio 2012. Il collegamento dovrà essere attivato entro e non oltre il 30 aprile 2013. Fino a quella data, l’attività degli studi privati già autorizzati potrà proseguire come allo stato attuale.

La nuova era della libera professione prevederà il pagamento diretto delle prestazioni all’azienda mediante mezzi che assicurino la tracciabilità. E la definizione di un tariffario che preveda un prezzo massimo e uno minimo, determinato quest’ultimo con criteri idonei a remunerare i costi sostenuti dall’azienda, compresi quelli connessi alle attività di prenotazione e di riscossione degli onorari, e ad evidenziare le voci relative al compenso minimo del professionista e dell’èquipe, nonché i costi per l’ammodernamento e la manutenzione delle attrezzatura. L’importo minimo dovrà inoltra prevedere una quota pari al 5% del compenso del libero professionista che sarà trattenuto dall’azienda per destinarlo alla prevenzione o all’abbattimento delle liste d’attesa.

Niente studi misti, negli studi professionali collegati in rete dove si svolgerà la libera professione intramoenia potranno lavorare solo medici in regime di esclusiva e in convenzione con il Ssn, esclusa invece la presenza di medici non dipendenti o convenzionati del Ssn ovvero dipendenti non in regime di esclusività.

Entro il 28 febbraio 2015 sarà effettuata una verifica del programma sperimentale per lo svolgimento dell’attività intramoenia negli studi collegati in rete. In caso di verifica positiva, la Regione potrà continuare lo svolgimento con tale metodologia in via permanente e ordinaria. In caso negativo o di mancata verifica, tale attività dovrà essere interrotta entro la stessa data.

Per assicurare la realizzazione delle condizioni per permettere lo svolgimento della libera professione intramuraria le Regioni eserciteranno i poteri sostitutivi anche mediante la decurtazione di almeno il 20% della retribuzione di risultato del direttore generale dell’azienda o decidendone addirittura la destituzione.

Quanto agli accordi di programma per gli interventi di ristrutturazione edilizia, la risoluzione sarà applicata anche a quelli per i quali la Regione non abbia conseguito il collaudo entro il 31 dicembre 2014.

21 maggio 2012
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