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Scadenza triennio Ecm. Capuano (Simedet): “Importante rivedere il proprio dossier formativo e recuperare i crediti necessari”

di Arnaldo Iodice

Intervista al presidente della Società di Medicina Diagnostica e Terapeutica: “Aver avuto un anno di proroga non significa esser stati esentati dall’obbligo formativo”

23 NOV -

Far fruttare le ultime settimane a disposizione per “completare il proprio fabbisogno formativo”, creandosi al tempo stesso un “dossier formativo personale” e approfittando delle modalità di aggiornamento professionale più innovative, come simulazione e film formazione. È questo l’invito che Ferdinando Capuano, presidente Simedet (Società di Medicina Diagnostica e Terapeutica), rivolge a tutti i colleghi professionisti sanitari.

Il 31 dicembre prossimo è infatti l’ultimo giorno utile per accumulare i crediti ECM necessari per non risultare inadempienti al triennio 2020-2022, in scadenza alla fine del 2023 in virtù dell’anno di proroga concesso agli operatori della sanità per consentirgli di mettersi in regola. E che non ci saranno ulteriori proroghe è stato confermato sia dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che da una delibera approvata di recente dalla nuova Commissione nazionale ECM. Questa specifica che l'acquisizione dei crediti formativi per il triennio 2020-2022 è consentita fino al 31 dicembre 2023, mentre c'è tempo fino al 30 giugno 2024 per spostare i crediti ai fini della certificazione.

“La formazione è importante – spiega Capuano –. Anche noi, come Simedet, lavoriamo molto su questo tema con provider istituzionali e privati”. Per Capuano la tematica non va presa sottogamba anche perché è imminente l'approvazione dei decreti attuativi della Legge Gelli-Bianco sulla responsabilità professionale degli esercenti la professione sanitaria. Questi decreti garantiranno la piena attuazione della norma che lega i crediti ECM (nella misura del 70%) all'efficacia della copertura assicurativa. I professionisti che non raggiungeranno questa percentuale nel triennio 2023-2025 saranno esclusi dalla copertura assicurativa, trovandosi quindi privi di protezione in caso di contenzioso a loro carico. E proprio perché verrà negata “la copertura assicurativa a tutti gli operatori sanitari che non hanno assolto l’obbligo formativo”, è importante “rivedere il proprio dossier personale e recuperare i crediti che mancano. Avere un anno di proroga non significa essere esentati dall’obbligo formativo”. L’appello del presidente Simedet è dunque quello di “rivolgersi a provider qualificati per recuperare il debito di crediti e creare un dossier formativo personale”.

L’offerta formativa messa a disposizione dai provider è, a oggi, quanto mai ampia e variegata, e potrà ancora migliorare grazie a strumenti innovativi come la simulazione e l’intelligenza artificiale. Ma cosa si può fare per rendere ancora più accattivante e appetibile la formazione per tutti gli operatori sanitari? “In tema di formazione di qualità – spiega Capuano –, questa può essere ancora più accattivante attraverso metodologie come i film ECM e la simulazione. Molte volte i colleghi partecipano a eventi formativi anche molto lontani dalla loro area di competenza. Penso dunque che, attraverso strumenti come simulazione e intelligenza artificiale, è possibile creare casi specifici e concreti in ogni materia. Se sfruttiamo gli strumenti più moderni – conclude Capuano – anche noi saremo più attrattivi come professionisti”.

Arnaldo Iodice



23 novembre 2023
© Riproduzione riservata

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