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Speciale pediatria/2. Farmaci generici e biosimilari ai bambini? Perché sì e perché no


Sull'uso di equivalenti e biosimilari in pediatria il dibattito è controverso. Se ne parla oggi al 69° Congresso della Società Italiana di Pediatria in corso fino a domani a Bologna. Ma al centro della giornata anche la ricerca in pediatria, l’importanza dell’allattamento materno e la salute dei piccoli migranti.

09 MAG - Riprende stamattina il 69esimo Congresso della Società Italiana di Pediatria, che si concluderà domani a Bologna. Macrotema della giornata quello della ricerca pediatrica e dei farmaci, in particolare quelli generici, nella cura dei piccoli pazienti (vedi servizio su prima giornata).
                     
Nessuna sorpresa se si dice che la ricerca scientifica è la grande orfana in Italia: da 2001 ad oggi il nostro Paese ha diminuito i suoi investimenti in R&S passati dall'1% allo 0,9% del PIL. In questo contesto si inserisce anche la ricerca pediatrica che vede una percentuale rilevante dei finanziamenti, ma certamente insufficiente: di circa 131 milioni di euro finanziati nel 2005 per i Progetti di Ricerca di Rilevanza Nazionale (PRIN) solo il 3,6% è stati destinato alla ricerca nel settore pediatrico. Quali sono allora le strategie per rilanciare questo tipo di ricerca? A questa importante domanda si tenterà di rispondere in un Workshop coordinato da Francesco Chiarelli (Presidente SIRP, società Italiana Ricerca Pediatrica)  e da Giovanni Corsello, con esperti italiani e internazionali del calibro di Ken Ong, direttore dell’Unità di Epidemiologia dell'Università di Cambridge e Andrea Biondi, docente di Clinica Pediatrica, Università di Milano.
Le due società scientifiche SIRP e SIP hanno individuato quattro ambiti prioritari di intervento per rilanciare la ricerca pediatrica: l’ottimizzazione e non dispersione dei finanziamenti; la promozione di un miglior collegamento tra formazione e ricerca; l’impulso per una maggiore interdisciplinarietà della ricerca; l’accrescimento delle risorse. Di tutto ciò si parlerà proprio oggi, e la speranza degli esperti è quella di riuscire a indirizzare in qualche modo gli ambiti di interesse dei decision maker. “L’Italia dovrebbe investire almeno il 2,5-3% del PIL nella ricerca, in modo da recuperare il ritardo che purtroppo il nostro Paese ha accumulato negli ultimi lustri”, spiegano dalla società scientifica. 
 
All’interno della giornata verrà anche dato spazio a un importante dibattito che interessa la pediatria, quello dei farmaci generici e biosimilari per i bambini. Nonostante gli importanti vantaggi in termini di risparmio economico, la prescrizione dei generici in pediatria risulta essere limitata, a conferma che esiste un certo scetticismo tra i pediatri circa l'affidabilità dei test di bioequivalenza. Il problema, spiegano gli esperti, è che talvolta potrebbe venire lo stimolo di trattare i bambini come adulti in miniatura, ma per quanto riguarda la somministrazione dei farmaci ci vuole una certa cautela nel farlo: una variabilità di dosaggio che risulta poco significativa nell’adulto, può essere causa di sovradosaggio o di inefficacia nella terapia per un bambino. “La prescrizione dei farmaci in pediatria deve essere sempre  il frutto di un percorso che integra efficacia e sicurezza in modo più stringente rispetto all’adulto, perché occorre sempre tener conto non solo della  tossicità dei prodotto in quanto tale ma dei suoi possibili effetti negativi su un organismo diverso, sul piano dei recettori e delle vie metaboliche, e peculiare perché in via di sviluppo”, ha specificato Giovanni Corsello, Presidente della Società Italiana di Pediatria.
Non è da sottovalutare inoltre, avvertono i pediatri, il problema degli edulcoranti e degli additivi, sostanze senza azione farmacologica che servono a garantire la stabilità e la conservazione del farmaco, che però nei più piccoli possono dare reazioni diverse rispetto agli adulti. 
Sul tema si confronteranno pediatri, neonatologici, farmacologi, insieme ai  rappresentanti di AIFA, ed EMA. In particolare interverranno Giorgio Cantelli Forti (Ord. di Farmacologia, Università di Bologna), Luca Pani (Dir. Gen. AIFA), Paolo Rossi (Membro del Pediatric Commette PDCO dell'European Medicines Agency), Francesco De Santis (Vice Pres. Farmindustria), Michele Uda (Dir. Gen. Assogenerici).
 
Durante la giornata spazio dedicato anche alla promozione dell'allattamento materno e Banche del Latte Umano. L'allattamento esclusivo al seno sino a 6 mesi è infatti oggetto di una interessante revisione Cochrane che sarà presentata al Congresso da Michael Kramer (Universita di Montreal). E a seguire si parlerà anche di 'mamme solidali' quelle che donano il proprio latte in eccesso alle Banche di Latte Umano a favore dei prematuri, un trend in netta crescita.
Infine, Giorgio Tamburlini, direttore scientifico della Scuola Europea di Salute Materno Infantile di Trieste, presenterà dati e riflessioni sull’importante e attuale tema della salute dei bambini migranti in Europa.

09 maggio 2013
© Riproduzione riservata

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