Speciale 8 marzo. Anaao: “C’è ancora molto da fare per conciliare lavoro e vita privata delle donne. Anche in sanità”
In occasione della festa della donna il sindacato ricorda come "consapevole dell’importanza di politiche di conciliazione tra vita lavorativa e vita privata", ha recentemente introdotto nel suo Statuto l’impegno a favorire e supportare le politiche di conciliazione tra lavoro e vita familiare. Ma la situazione è ancora molto critica
08 MAR - “Il 7 febbraio il Parlamento Europeo ha adottato la Dichiarazione n. 32 che designa il 2014 come Anno europeo per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita familiare. L’Anaao Assomed, consapevole dell’importanza di politiche di conciliazione tra vita lavorativa e vita privata, ha recentemente introdotto nel suo Statuto, tra gli scopi dell’associazione, l’impegno a favorire e supportare queste politiche”.
Così una nota del sindacato che sottolinea come “Diventa, però, fondamentale concretizzarle nella quotidiana organizzazione del lavoro in Sanità assicurando, sempre e con tempestività, le sostituzioni di maternità e la flessibilità dell’orario di lavoro, oltre che introdurre le tutele per le giovani colleghe, spesso precarie per molti, troppi anni. Impegno reso più pressante e cogente dal crescente numero di laureate in medicina (ormai circa il 70% delle nuove iscrizioni agli albi professionali) e di professioniste della dirigenza sanitaria”.
“Se è vero, come è vero,- scrive ancora l’Anaao - che le intelligenze e le competenze sono equamente distribuite tra uomini e donne, pensiamo che sia interesse del mondo sanitario non privarsi più del contributo della sua ampia componente femminile. In occasione della ricorrenza del 8 marzo ci auguriamo che molti altri vogliano percorrere con noi questa strada”.
“Alle donne impegnate nell’Associazione il compito di continuare a svolgere al meglio l’attività sindacale e professionale, non rinunciando a mettersi in gioco. Al Governo, e soprattutto alle Ministre – conclude l’Anaao - quello di operare la differenza, per dare risposte adeguate e fare sì che il tema diventi il fulcro delle politiche sociali e lavorative nel nostro paese”.
08 marzo 2014
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