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Precari Ssn. Per la Fials il Dpcm rivisto dal Mef è “inaccettabile”


“Il know how di un medico, di un infermiere, di un tecnico e così via, non può essere perduto con una scadenza di un contratto”, afferma il segretario generale Giuseppe Carbone in una nota di commento sulla bozza di Dpcm modificata dal Mef e illustrata in un incontro al ministero della Salute.

05 GIU - "Non è accettabile”. Sono queste le parole con le quali Giuseppe Carbone, segretario nazionale Fials, definisce la bozza di Dpcm per la stabilizzazione dei precari illustrato al Ministero della Salute lo scorso 3 giugno e stato completamente rivisitato dall’intervento emendativo del Mistero dell’Economia e Finanza.

Una bozza “non ricevibile” per Carbone, secondo il quale il testo “è stato praticamente blindato delle disposizioni additive del MEF che di fatto vincolano, in modo pressoché inaccettabile, qualsivoglia intervento risolutivo della faccenda ponendo, come condizione insuperabile, i tetti di spesa e la riduzione del costo del personale voluti, in ottemperanza ai vincoli posti dall’Europa, dagli ultimi governi”.

“La discussione – spiega Carbone nella nota di sintesi sull’incontro del 3 giugno - si è inevitabilmente impantanata sulla soddisfazione dei livelli minimi di assistenza che, non è capzioso acclarare, non possono essere garantiti con siffatti presupposti. La salute non può e non deve essere garantita con forme contrattuali diverse da quelle a tempo indeterminato: il Know how di un medico, di un infermiere, di un tecnico e così via, non può essere perduto con una scadenza di un contratto”.

Il segretario generale della Fials psiega quindi di avere chiesto “una riformulazione del Dpcm che preveda la possibilità per le Regioni di derogare alle restrizioni soprariportate e, pur sempre nei vincoli del pareggio di bilancio ovvero nell’ottemperanza alle disposizione dei piani di rientro, di poter procedere con la stabilizzazione dei precari”.

“Particolare attenzione – riferisce poi Carbone - è stata riservata altresì alla tediosa e pluriannuale faccenda dei contratti atipici nella sanità pubblica. Orbene, pur richiamando la impraticabilità del percorso di stabilizzazione dei suddetti contratti nel Dpc, in parola, un impegno di una riflessione risolutiva è stato preso dallo staff del ministero”.

 

05 giugno 2014
© Riproduzione riservata

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