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Congresso Fimmg. Marrocco (Fimmg): “Più appropriatezza qualitativa, più aderenza terapeutica per usare i farmaci senza sprechi”


Il dirigente del sindacato dei medici di famiglia e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Aifa, in questa intervista a Quotidiano Sanità illustra le nuove iniziative, a cominciare dai piani terapeutici gestiti dai Medici di medicina generale.

10 OTT - Ieri, giovedì 9 ottobre, al Congresso Fimmg l’attenzione si è focalizzata sul farmaco, con una Tavola Rotonda cui hanno partecipato Antonietta Martelli, farmacologa dell’Università di Genova, Luca Degli Esposti, presidente di CliCon (società specializzata in ricerche e applicazioni informatiche nell’utilizzo dei farmaci), Roberto Venesia, responsabile Farmaco Fimmg, Roberto Messina, Federanziani, Emilio Stefanelli, Farmindustria, Entela Xoxi, dell’Unità Registri Aifa.

Walter Marrocco, responsabile scientifico di Fimmg e membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Aifa, riassume per Quotidiano Sanità i nodi essenziali della strategia in materia farmaceutica della categoria medica che più coinvolta nell’attività di prescrizione.
 
Dottor Marrocco, voi parlate di un “cambio di paradigma” nel concetto di appropriatezza, che è alla base dei sistemi di controllo della spesa. In cosa consiste questo cambiamento?
Generalmente, l’appropriatezza è valutata mediante l’analisi della variabilità prescrittiva e/o dell’aderenza delle modalità prescrittive a standard predefiniti. La Variabilità Prescrittiva si basa su Indicatori di Consumo, espressa in termini di volumi (DDD per 1.000 abitanti die) oppure di spesa (spesa pro-capite). Si deve però evidenziare che se la variabilità prescrittiva (in eccesso o in difetto rispetto alla media di riferimento) può indicare potenziali problemi di appropriatezza, una maggiore omogeneità rispetto alla media non è di per sé sinonimo di appropriatezza prescrittiva.
Mentre, come evidenzia anche il Rapporto Osmed 2014, occorre passare ad una strategia che misuri la modalità d’uso dei farmaci , piuttosto che i semplici dati di consumo.
Si passa, in altri termini, da un sistema che identifica come inappropriato un uso dei farmaci che induce un consumo in eccesso (o in difetto) rispetto a un consumo medio, non provvedendo una spiegazione di tale variabilità, a un sistema che, viceversa, identifica come inappropriato un uso dei farmaci effettuato al di fuori delle raccomandazioni per cui ne è stata sperimentata l’efficacia o concessa la rimborsabilità.
È una rivoluzione nella valutazione dell’uso dei farmaci nella quale la Medicina Generale può avere un forte protagonismo, rivendicando il proprio ruolo clinico e non solo ragionieristico.
In quest’ottica il SSN e quindi i SSR potranno realizzare una programmazione di finanziamento della farmaco terapia, mentre i medici prescrittori, attraverso un percorso di Audit, potranno affinare le proprie scelte terapeutiche per curare meglio coloro che ne hanno bisogno, e non sprecare risorse nei trattamenti non necessari. Forse non si risparmierà sui costi dei farmaci, anzi si potrebbe spendere qualcosa di più rispetto ai costi standard, ma sicuramente lo si farà sui costi generali del trattamento dei pazienti.

Un altro nodo importante riguarda l’aderenza terapeutica che, quando viene a mancare, produce un notevole spreco di risorse e gravi rischi per la salute dei pazienti. Cosa pensate di fare per migliorarla?
Circa il 90% degli anziani ultra65enni riceva uno o più farmaci e addirittura circa il 50% riceva cinque o più farmaci. In questa popolazione abbiamo: un elevato rischio di patologia iatrogena e un’elevata criticità nell’aderenza terapeutica, per la concomitanza di polipatologie, sindromi geriatriche, compromissione funzionale e cognitiva, tutti fattori che influenzano l’efficacia e l’aderenza alla terapia farmacologica. Inoltre, i pazienti in polifarmacoterapia sono spesso vittime di una “cascata prescrittiva”, che li espone a rischio d’interazioni farmacologiche e aumenta la probabilità di ricevere farmaci inappropriati, cioè quei farmaci i cui rischi superano i potenziali benefici. Per intervenire su questo problema Aifa ha attivato un progetto specifico, che coinvolge la Medicina Generale e che si svilupperà nei prossimi mesi.

Aifa ha attivato anche un progetto che coinvolge i medici di famiglia nella definizione di piani terapeutici web based. Di cosa si tratta e quanti medici saranno coinvolti?
I mmg potranno accedere a questi piani terapeutici nella prescrizione dei farmaci di utilizzo complesso, così come già avviene da parte dei medici specialisti. Fimmg ha collaborato con Aifa per individuare un primo gruppo di colleghi, circa 2.000 su tutto il territorio nazionale, e ora si procederà ad avviare le procedure con particolare attenzione alle patologie croniche, che interessano prevalentemente la medicina territoriale. Credo sia un passo avanti importante per la Medicina Generale, che afferma tutte le proprie potenzialità cliniche, e per il sistema sanitario che può vedere ridotti sprechi e duplicazioni. 

10 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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