Orario di lavoro Ue. Mozione dei Dg, Bonazzi (Fsi-Usae): “Hanno sfruttato il personale sanitario ed ora hanno paura delle sanzioni personali”
Per il Segretario generale Fsi-Usae “è ora che si applichi la direttiva”. Soddisfazione per l’annuncio di Lorenzin su un concorso straordinario, senza deroghe. “Ma ci farebbe ancora più piacere che si trovassero le risorse per rinnovare il contratto ai lavoratori del settore”.
27 NOV - “Siamo scandalizzati ma non stupiti dalle richieste che i Direttori generali delle aziende sanitarie ed ospedaliere associate a FIASO e Federsanità-Anci hanno trasfuso nella loro mozione congressuale”. Ad affermarlo, in una nota, è
Adamo Bonazzi, il Segretario generale Fsi-Usae, in riferimento alla
mozione approvata dalla 2° Assemblea Nazionale dei Direttori generali di azienda sanitaria di FIASO e Federsanità-Anci.
“Finiti gli anni di allegra gestione in cui hanno sfruttato il personale sanitario scaricandogli addosso tutto il peso delle loro inefficienze – prosegue Bonazzi -, sapevano benissimo tutti quanti che l’applicazione della legge europea sugli orari, sui turni di servizio e sui riposi sarebbe entrata in vigore. Ma era più semplice vivere nell’inerzia e continuare a scaricare il problema sul personale. Ora che hanno paura delle sanzioni personali e che si trovano la nostra diffida sulle spalle, piangono e vorrebbero una ulteriore proroga. Fanno ridere. Sapevamo che avrebbero cercato in tutti i modi di scansare il problema e per questo abbiamo proceduto senza indugio a diffidarli e saremo vigili su quanto accade e denunceremo le irregolarità”.
“Non vogliamo fare la caccia alle streghe – ha proseguito Bonazzi - ma è ora che si applichi una direttiva che per tutti i lavoratori è legge del 2003; tranne che per le professioni sanitarie. Ci fa piacere e siamo rasserenati dal fatto che la Ministra Lorenzin - al Question time alla Camera – abbia annunciato un concorso straordinario per assumere medici e infermieri ma che non ci sarà nessuna deroga sull’orario di lavoro. Ma ci farebbe ancora più piacere che si trovassero le risorse per rinnovare il contratto ai lavoratori del settore. Persone che hanno compiuto il proprio lavoro oltre il limite del dovuto ricevendo in cambio della propria abnegazione il nulla”.
27 novembre 2015
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