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Infermieri. Ieri prima riunione del Tavolo con Ministero. “Entro giugno un primo documento”. Ma Cgil, Cisl e Uil lasciano il tavolo


Riunito dal sottosegretario Vito De Filippo il tavolo ha definito le tappe che già prima dell’estate dovrebbero portare alla messa a punto di un documento su alcune delle questioni aperte per l’organizzazione e la riorganizzazione della professione. Ma i sindacati confederali lasciano il tavolo: "Basta con riunioni tecniche, si prendano finalmente le decisioni già concordate sulle nuove competenze".

26 MAG - Prima riunione al ministero della Salute del "Tavolo tecnico per la professione infermieristica". I rappresentanti sindacali e professionali della categoria assieme al sottosegretario alla Salute Vito De Filippo hanno tracciato le tappe che già prima dell’estate dovrebbero portare alla messa a punto di un documento su alcune delle questioni aperte per l’organizzazione e la riorganizzazione della professione. A fare una sintesi dei lavori è l’Ipasvi con un approfondimento pubblicato sul proprio sito.
 
“E’ un’iniziativa - ha detto De Filippo - che ha l’obiettivo di promuovere la partecipazione ed il consenso alle scelte di riorganizzazione del sistema sanitario previsto dal Patto per la Salute della professione infermieristica nel quadro delle scelte più complesse di riorganizzazione in corso delle aziende sanitarie. E’ una riorganizzazione in corso che richiede alla professione infermieristica un ruolo da protagonista molto più impegnativo, effetto anche della sua evoluzione ordinamentale e formativa: dall’ospedale per intensità di cure, agli ospedali di comunità ed ai reparti a gestione infermieristica per cure a bassa intensità, al nuovo assetto delle cure primarie sul territorio ad iniziare dall’infermiere di famiglia, all’implementazione delle competenze avanzate e specialistiche degli infermieri ad iniziare dai Dipartimenti di emergenza ed al sistema del 118, ma non solo”.
 
“Sono nuove funzioni e nuovi ruoli per gli infermieri - ha continuato il sottosegretario - strategici per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie erogate dal SSN, in un quadro di collaborazione e di integrazioni tra tutti i professionisti e gli operatori dedicati alla tutela della salute, medici compresi: in questo quadro si collocherà la mission di questo importante nuovo organismo consultivo del Ministero all’interno della costituenda Cabina di Regia con tutte le rappresentanze sindacali e professionali del personale del SSN, per il cui varo definitivo si stanno sollecitando le designazioni mancanti.”

 
Oltre alla delegazione della Federazione Ipasvi che parteciperà ai lavori del tavolo – di cui sarà coordinatore Maurizio Zega, Responsabile UOC Servizio Infermieristico Tecnico e della Riabilitazione Aziendale (S.I.T.R.A.) Policlinico A. Gemelli - alla riunione di insediamento per il Comitato centrale della Federazione sono intervenuti la senatrice Annalisa Silvestro, la vicepresidente Maria Adele Schirru, presidente anche del Collegio di Torino e Pierpaolo Pateri, presidente del Collegio di Cagliari e responsabile del coordinamento regionale Ipasvi della Sardegna.
 
Silvestro ha sottolineato “la necessità che il tavolo operi congiuntamente e coerentemente con le altre sedi in cui si discutono le prerogative e le peculiarità della professione infermieristica per giungere a porre in essere azioni che fughino l'impressione di un dibattito infinito che non porta infine a nulla di concreto per la professione stessa”.
 
Mentre Maria Adele Schirru ha ricordato che il tavolo “è soprattutto scientifico e che per questo il documento finale dovrà avere come punto di riferimento la necessità di mettere sempre al contro i bisogni del cittadino, decidendo in modo chiaro e trasparente tempi e argomenti da affrontare e lavorando parallelamente, ma mai in modo sovrapposto alla politica”.
 
“Non c’è una professione più importante di altre – ha detto Schirru – e per questo l’obiettivo è dare al cittadino il miglior servizio possibile in un quadro, come quello attuale, di bisogni mutati per epidemiologia, demografia e organizzazione dei servizi”.
 
Schirru ha anche ricordato che “molte nuove competenze degli infermieri sono già realtà in alcune Regioni – tra quelle presenti all’incontro in particolare Emilia Romagna e Veneto – e che per questo è necessario lavorare per riconoscerle in modo formale su tutto il territorio nazionale, evitando che diventino bersaglio di prese di posizione formali e non sostanziali”.
 
“Il punto di partenza dei lavori è il documento già prodotto precedentemente da un tavolo infermieristico a cui  – ha spiegato De Filippo - andranno aggiunte le attuali questioni che incidono sulla professione, come le nuove competenze delineate dal comma 566”.  
 
Tutti gli aspetti lì contenuti, rivisti e integrati anche con le best practice locali, saranno il punto di partenza per il documento dell'attuale tavolo che ha come deadline la fine di giugno per una sua prima lettura.
 
All'incontro di insediamento hanno partecipato anche i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, che hanno manifestato “perplessità per quanto attiene la loro partecipazione, ritenendo che il tavolo sia di fatto un passo indietro rispetto alla cabina di regia definita con specifico decreto è che non ha potuto attivarsi per la voluta assenza dei medici”. E per questo hanno annunciato che non parteciperanno alle prossime riunioni.
 
Gli altri sindacati presenti invece, sottolineando l'opportunità di implementare il lavoro finora svolto, si sono impegnati a intervenire al tavolo per contribuire alla elaborazione delle nuove indicazioni sulla professione infermieristica.     

26 maggio 2016
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