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Congresso Fimmg. De Filippo: “Determinante riuscire a concludere in tempi brevi il rinnovo della convenzione”

di Vito De Filippo

Il messaggio del sottosegretario alla Salute in occasione del 72° Congresso del sindacato dei medici di famiglia. “In questo rinnovato impegno a garantire la sostenibilità del SSN la Medicina Generale può e deve dare uno dei contributi più rilevanti ad iniziare da una corretta e funzionale appropriatezza organizzativa attuando quel nuovo assetto delle cure primarie”.

03 OTT - Cari congressisti,
Cari dirigenti sindacali della FIMMG
 
Avrei essere presente al Vostro Congresso nazionale, purtroppo i lavori parlamentari in corso, tra l’altro su tematiche importanti per la sanità ed i suoi professionisti, mi impediscono di partecipare.
 
Ciononostante voglio essere presente con questo mio saluto partecipato; il vostro sindacato è sempre stato in prima fila nell’impegno civile e politico per la difesa ed il potenziamento del nostro SSN universale, pubblico e solidaristica coniugando la scelta di dar vita al cambiamento della medicina generale con la sostenibilità del SSN.
 
Come ha rilevato lo stesso Premier Renzi, in sanità si è tagliata la spesa forse oltre misura, in particolare nei governi precedenti con l’attuale si è invertita la tendenza, anche e soprattutto con questa legge di stabilità si sta iniziando ad aumentare le risorse economiche in sanità raccogliendo l’allarme sulla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale  che  da diversi anni, da più parti è stato sollevato con l’evidente affermazione che i cambiamenti demografici ed epidemiologici come il progressivo invecchiamento della popolazione e l’aumento dei malati cronici e non autosufficienti hanno bisogno non di interventi  tampone ma un articolato programma di interventi che, in attuazione del Patto per la Salute, stiamo a mettere in essere insieme con le Regioni.
 
La politica economica di tagli in sanità precedente al nostro Esecutivo Renzi non ha tenuto conto degli effetti complessivi che avrebbero prodotto nel  ruolo che il SSN ha nella protezione di un bene primario, costituzionalmente garantito,  per i cittadini quale è la salute.
 
Se è incoventribile  che l’entità del finanziamento del sistema di tutela della salute di un Paese non può prescindere dalla sua ricchezza complessiva, appare improponibile, perché inutile, oltre che lontano dai livelli di civiltà raggiunti in Italia, l’ipotesi di rinunciare al principio di universalità del SSN.
 
Negli Stati privi di Sistemi Sanitari universalistici, non solo non si riduce la spesa sanitaria complessiva e al suo interno quella pubblica, ma si realizza un sistema binario a due velocità con da un livello assistenzialistico di base per i meno abbienti ed un altro livello di elite per i più ricchi, lasciando indifesi i ceti intermedi che in Italia sono la grande maggioranza e che rischierebbe un’involuzione in basso qualora dovessero intervenire di spese sanitarie impreviste a seguito di gravi malattie o infortuni.
 
In questo rinnovato impegno a garantire la sostenibilità del SSN la Medicina Generale può e deve dare uno dei contributi più rilevanti ad iniziare da una corretta e funzionale appropriatezza organizzativa attuando quel nuovo assetto delle cure primarie come delineato dal Patto per la Salute, attraverso l’apporto determinante, partecipato e convinto dei medici di medicina generale e delle loro rappresentanze sindacali, scientifiche e professionali.
 
Il rinnovo del vostro Accordo Nazionale di Lavoro, le cui trattative sono in corso può e deve essere l’occasione per favorire lo sviluppo dell’assistenza primaria, ed in essa della Medicina Generale, con l’evidente implicazioni strategiche determinanti sia per la tutela della salute della popolazione che per  la sostenibilità di tutto il nostro Stato Sociale.
 
Ricordo in sintesi alcuni passaggi fondamentali per la riorganizzazione del lavoro dei professionisti che operano sul territorio che l’insieme armonico di legge Balduzzi, Patto per La Salute e rinnovo dell’ACN.
 
Il primo rilevante evento è l’istituzione del ruolo e dell’accesso unico della Medicina Generale nel quale confluiscono i medici attualmente titolari di rapporto convenzionale di Assistenza Primaria e i medici di Continuità Assistenziale.
 
Il medico di medicina generale a Ruolo Unico opera nell’ambito dell’Aggregazione Funzionale Territoriale svolgendo sia attività assistenziale fiduciaria, rivolta all’assistito che ha esercitato la libera scelta , che attività assistenziale oraria ordinaria, prevalentemente continuità dell’assistenza, e aggiuntiva su specifici progetti assistenziali.
 
Ulteriore sfida che dovrà essere affrontata dall’ACN, che è esemplare anche nei confronti di altri contratti, è quella dell’avvio del ricambio generazionale determinato oltre che dall’età media avanzata dei medici attivi, da una tendenza al prepensionamento (che passa dal 10% del 2005 al 40% degli ultimi anni secondo dati ENPAM) e che determina la necessità di formare medici alla medicina generale in numero adeguato alle crescenti esigenze .
 
Per questo è apprezzabile la vostra proposta di migliorare le condizioni economiche dei medici in formazione, incentivandone la vocazione,  inserire nel contratto, in accordo con l’Ente previdenziale, la possibilità di affiancare ad un medico attivo prossimo alla quiescenza un medico in formazione specifica in medicina generale retribuito dall’ASL sulla base della riduzione della retribuzione del medico titolare, compensata da un anticipazione di Prestazione Previdenziale (A.P.P.) a carico dell’ENPAM.
 
E’, quindi, quanto mai importante e determinante riuscire a concludere i tempi brevi il rinnovo del vostro ACN, ovviamente raggiungendo l’intesa con la migliore soddisfazione possibile sia da parte sindacale che da parte pubblica, per andare all’attuazione quanto mai estensiva possibile delle novità che sono previste in tale Accordo tale da valorizzare quanto mai il ruolo del medico di medicina generale e migliorare il gradimento da parte degli utenti del servizio reso e le prestazioni rese.
 
Certo se ci fosse stato un Ministero della Salute ed uno Stato con maggiori competenze in sanità la vostra vicenda contrattuale avrebbe avuto un diverso scenario ed una diversa tempistica….ma tutta è un’altra storia…forse prossima.
 
Nel rinnovare gli auguri per la migliore riuscita del vostro congresso, sarà mia cura seguirne a distanza i lavori, ho visto che basta attivare la vostra app per farlo, e tener conto negli atti di governo delle vostre proposte ed idee per una migliore tutela pubblica della salute.
 
Vito De Filippo
Sottosegretario alla Salute

03 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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