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Farmacie come centri estetici? Scintille tra Fofi e Fnomceo che sospende il “decalogo” delle intolleranze alimentari


Il sito web della Fnomceo “dottore ma è vero che” ha inaugurato le sue pubblicazioni con un “decalogo” dedicato alle intolleranze alimentari dove si invitano i lettori a non eseguire i test per le intolleranze nella farmacia, che viene inserita tra le strutture non sanitarie da evitare. Una svista che ha provocato una ferma reazione della Fofi a seguito della quale la Fnomceo ha deciso di sospendere la pubblicazione per procedere a una sua attenta revisione.

20 FEB - Di seguito la nota del Comitato centrale della Fofi sul "decalogo" delle intolleranze alimentari della Fnomceo.
 
“Il nuovo sito web della Fnomceo “dottore ma è vero che” presentato pochi giorni fa al ministero della Salute ha inaugurato le sue pubblicazioni online con un “decalogo” dedicato alle intolleranze alimentari dove si invitano i lettori a non eseguire i test per le intolleranze nella farmacia, che viene inserita dal decalogo stesso tra le strutture non sanitarie da evitare, come palestre e centri estetici.
 

Come prima uscita di un sito che ha la finalità di combattere le fake news in sanità non è male, visto che la farmacia e i farmacisti sono a tutti gli effetti strutture e professionisti sanitari che operano tra l’altro in convenzione con il Servizio sanitario nazionale.

Un errore di gioventù per il nuovo sito anti fake news dei medici italiani, dal momento che, su richiesta della Fofi, è arrivata oggi la netta e forte la smentita, oltre ad un formale impegno alla correzione di tale “disinformazione” da parte della Fnomceo. Resta, purtroppo, il danno all’immagine della nostra professione essendo stata la notizia ripresa in questi giorni da diversi media e in ultimo dalla trasmissione televisiva Tagadà su La 7.


Come già sottolineato, a tutela della professione e della nostra categoria abbiamo provveduto a diffidare la Fnomceo a correggere il decalogo, previa comunicazione al Ministero della Salute che ci ha già risposto tramite il capo di gabinetto del Ministro riconoscendo appieno le nostre istanze e comunicandoci di aver già provveduto a chiedere alla Fnomceo la revisione del testo del decalogo eliminando le farmacie dall’elenco dei soggetti dove non fare il test.


Prendiamo atto con soddisfazione della decisione della Fnomceo di sospendere dal sito la pubblicazione del decalogo e attendiamo la modifica del testo a tutela del decoro e della dignità della nostra professione”.

20 febbraio 2018
© Riproduzione riservata

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