Specialistica ambulatoriale. Sumai: “Norma su accesso under 43 giusta ma inapplicabile. D’accordo con Sisac per modificarla”
di L.F.
Dopo le numerose polemiche sulla misura che consente agli specialisti under 43 di accedere all’assegnazione degli incarichi attraverso le risorse che possono pervenire da coloro che hanno requisiti per l’anticipo pensionistico (App) il sindacato degli specialisti difende la misura (“c’è necessità di un ricambio generazionale ma sempre e comunque a garanzia di chi è a tempo indeterminato così come di chi è già in graduatoria”) ma chiarisce che essa va modificata.
17 LUG - Nelle ultime settimane numerose sono state le polemiche sull’art. 54 della
nuova convenzione della specialistica ambulatoriale la cui parte normativa è stata sottoscritta lo scorso 26 giugno da tutti i sindacati di area. Polemiche molto forti che sono arrivate dal sindacato Smi (che ha firmato come Fespa l’accordo ndr.) che ha visto in questa misura un canale privilegiato per i giovani a scapito degli over 43.
L’articolo, che ricordiamo riguarda solo l’Acn della specialistica e non la medicina generale, favorisce il ricambio generazionale e consente agli specialisti ambulatoriali under 43 che sono iscritti nelle graduatorie di poter accedere ad incarichi a tempo indeterminato. Il tutto però potrà avvenire attraverso il recupero di risorse che potranno arrivare dagli specialisti senior che decideranno (fermo restando il possesso dei requisiti anagrafici e contributivi) di ridursi l’orario settimanale di almeno 20 ore aderendo all’App (Anticipazione di prestazione pensionistica).
Ma la norma secondo il Sumai, il principale sindacato di area, è inapplicabile e andrà modificata. Durante l’ultimo Consiglio nazionale il Sindacato ha affermato che “per quanto riguarda l’articolo 54, al centro di polemiche alimentate ad arte per screditare il lavoro svolto dalla delegazione trattante del SUMAI Assoprof e delle altre Ooss che hanno firmato con convinzione l’Acn, ovvero Fespa (Smi, Anaao, Cgil medici ed altri), Cisl medici e Uil, il segretario Magi ha chiarito che “così com’è scritto l’articolo è inapplicabile. In quanto – ha spiegato – il comma 2 è in conflitto con il comma 3. Pertanto, in accordo con la Sisac, alla riapertura del tavolo delle trattative (che sarà a breve vista la necessità di completare l’iter per la parte economica), verrà modificato in modo da renderlo applicabile”.
Il Consiglio Nazionale in ogni caso ha espresso “grande soddisfazione per l’articolo 54 e ha concordato sulla necessità di un ricambio generazionale sempre e comunque a garanzia di chi è a tempo indeterminato così come di chi è già in graduatoria.”
L.F.
17 luglio 2019
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