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Perché il Pnrr rischia di fallire

di Luigi Carlo Bottaro

26 OTT -

Gentile Direttore,
la carenza di medici in genere e in particolare di Medici di Medicina Generale e di Medici di Pronto Soccorso, ha portato il SSN verso deficit organizzativi e assistenziali oggettivamente di difficilissima, se non impossibile, gestione.

Ciò più volte detto e acclarato, il tempo passa senza che gli organi competenti attivino azioni determinanti in ambito Medico e delle Professioni Sanitarie, tali da poter fare intravedere una seppur flebile possibilità di uscire dalla situazione “complicata” in cui si presenta la Sanità Pubblica.

Oggi non è più possibile continuare a pensare a una sanità immobile da un punto di vista organizzativo, servono interventi normativi e contrattuali che riconsiderino i ruoli dei professionisti della sanità all’interno dell’organizzazione sanitaria.

La mancata attuazione di quello che da anni viene annunciato ai convegni (ruolo delle farmacie dei servizi, infermiere di comunità, etc.) e “l’ingessatura” di ruoli e compiti, in ambito medico e delle professioni infermieristiche, inevitabilmente determineranno lo stallo del servizio sanitario pubblico e il ricorso disordinato, prima puntiforme e poi generalizzato, alle cooperative private, con ricadute non indifferenti, almeno in termini di spesa sanitaria, sul deterioramento del processo diagnostico terapeutico e quindi sull’assistenza al cittadino.

Nessuna demonizzazione delle cooperative, ma il ricorso a questo tipo di contrattualistica non può avvenire sistematicamente in urgenza, con limitate possibilità contrattuali, con insufficienti possibilità di verifica e controllo e, soprattutto, senza che si realizzi un’effettiva integrazione all’interno degli snodi dei percorsi di presa in carico che vada oltre all’esecuzione della mera prestazione sanitaria/assistenziale.

In queste condizioni anche la stessa applicazione del PNRR rischierà di essere monca o addirittura di fallire.

Il SSN va tutelato a tutti i costi: urge intervenire in maniera importante e decisa, certamente puntando all’equilibrio funzionale tra i diversi interessi ma avendo ben chiaro che il fine primario rimane il benessere dei cittadini.

Luigi Carlo Bottaro

Direttore Generale A.S.L. 3 Genova
Presidente Federsanità Anci Liguria



26 ottobre 2022
© Riproduzione riservata

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