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Un Virus come probabile causa della Sclerosi Multipla

di Gianni Zuccheri

13 GEN -

Gentile Direttore,
gli Oculisti molto spesso si trovano a trattare pazienti affetti da Sclerosi Multipla, SM, e talora è proprio la sintomatologia a livello oculare una frequente modalità di esordio della malattia. Purtroppo, nella mia attività lavorativa mi sono trovato diverse volte a porre il sospetto diagnostico di SM, venendo poi confermata dagli accertamenti del caso.

Con profonda tristezza ricordo la prima diagnosi posta di SM: ero laureando, quando un amico dei tempi del liceo mi chiama preoccupato da un inquietante formicolio insorto agli arti. Il mio timore si rivelò poi veritiero….

Da tempo si ipotizza che la Sclerosi Multipla, SM, sia causata da un agente virale. A tal proposito, diversi studi hanno preso in esame una serie di sospetti agenti patogeni, con la conseguente necessità di avere un certo grado di affidabilità, prima di emettere un verdetto di certezza a tal proposito.

Prendendo come recente riferimento quanto pubblica lo studio di Alberto Ascherio e Colleghi di Boston, la SM sarebbe causata dal virus Epstein-Barr (EBV ), un Herpesvirus noto come causa della Mononucleosi Infettiva [1].

Le infezioni correlate al Virus EBV molto frequenti nelle varie popolazioni, mentre fortunatamente lo è molto meno la SM. Gli Autori di questo studio hanno condotto indagini sierologiche anticorpali per due anni su giovani adulti nell'esercito degli Stati Uniti, inclusi anche coloro a cui è stata diagnosticata la SM durante il loro servizio. Sono quindi giunti a dimostrare che il rischio di una diagnosi di SM è aumentato di 32 volte dopo l'infezione da EBV, mentre il rischio non incrementava dopo l'infezione con qualsiasi altro virus. In concomitanza, i livelli sierici di un biomarcatore di neurodegenerazione della SM aumentavano solo dopo un'infezione da EBV, suggerendo che questa malattia virale sarebbe una delle principali cause di SM [1]

Un altro studio pubblicato sulla rivista Nature da William Robinson e Colleghi di Stanford, ha trovato una stretta somiglianza tra una proteina EBV e una prodotta nel cervello sano e nel midollo spinale [2]. I risultati suggeriscono che un'infezione da EBV potrebbe indurre la produzione di anticorpi che attaccano erroneamente la guaina protettiva che circonda le nostre cellule nervose. In effetti, lo studio ha evidenziato che diversi pazienti con SM avevano anticorpi che legano entrambe le proteine, descrivendo quindi in dettaglio il potenziale significato di questo mimetismo nella fisiopatologia della SM [2].

E’ quindi ipotizzabile che queste ricerche potrebbero indirizzare verso un nuovo approccio terapeutico e preventivo per la SM.

Alla luce di quanto esposto finora vorrei esprimere una mia riflessione personale.

Qual è il vero Trigger? Leggiamo che la SM potrebbe essere causata da una pregressa infezione da EBV (molto frequente nella popolazione) ma, fortunatamente, la maggior parte delle persone infette da questo virus non sviluppano la SM.

Ci chiediamo quale scintilla innesca l’incendio: come per un territorio, ci può essere il dilagare delle fiamme dopo una scintilla solo se c’è una serie di condizioni ambientali oltre il combustibile (siccità, vento, cura del territorio, ecc.); così anche nel nostro organismo viene condizionata l’entità dell’insorgenza delle malattie secondo stato nutrizionale, stress, comorbilità, condizioni ambientali, ecc..

Il discorso diventa ancora più complesso, poiché troviamo anche la diversa distribuzione della frequenza della malattia SM in relazione alla diversa latitudine geografica e aumenta salendo dall'Equatore verso Nord

[3].

A questa condizione geografica, forse potrebbe essere legato il ruolo della temperatura, che potrebbe indurre danno da danneggiamento della microcircolazione delle fibre nervose: a basse temperature si insorgerebbero microinfarti innescati dal precipitato delle crioglobuline.

Infezione da EBV + SM. Sopra abbiamo citato Autori che ipotizzano i meccanismi anticorpali di Crossreazione auto-aggressivi producibili in svariate modalità e condizioni.

Crioglobuline. Questo tipo di autoanticorpi può verificarsi dopo l'infezione da EBV in alcuni individui [4]

A proposito del ruolo dell’esposizione a basse temperature, questo tipo di anticorpi potrebbero danneggiare strutture sia cellulari che tissutali in seguito al danno microvascolare da crioprecipitati occlusivi [3]: sarebbe questo il successivo Trigger, a cui si potrebbe collegare la produzione di anticorpi Cross-reagenti anche sui componenti biologici sani.

Potremmo obiettare che anche in altre condizioni sono presenti le Crioglobuline ma non insorge la SM, è tuttavia possibile che con EBV vi sia un fattore scatenante nel contesto di un ulteriore stato di cross reazione.

Infine, per la temperatura fredda non è indispensabile recarsi alle latitudini nord, dobbiamo anche considerare esposizioni in aree con forte refrigerazione ambientale oltre che l’abitudine di assumere cibi e bevande ghiacciate. Questo contatto con alimenti freddi abbassa repentinamente la temperatura non solo della cavità orale, ma anche tramite conduzione sul flusso sanguigno di strutture anatomiche vicine, potendo forse indurre il precipitare delle crioglobuline persino nella circolazione encefalica.

Chiaramente è un'ipotesi tutta da dimostrare dal lato pratico, con i relativi dosaggi anticorpali a cui mi riferisco e gli studi clinico-statistici.

Questa mia osservazione è stata ospitata nella sezione del NIH Director's Blog [5].

Gianni Zuccheri

Medico oculista

Bibliografia:



13 gennaio 2023
© Riproduzione riservata

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