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Noi al concorso farsa c’eravamo

di E.Grimaldi e P.Tabellario

16 NOV - Gentile Direttore,
siamo due dei 12.000 medici presi in giro, umiliati e danneggiati dal concorso farsa, a cui hanno partecipato medici abilitati all'esercizio della professione per entrare in una delle Scuole di Specializzazione di Area Medica, Chirurgica e dei Servizi. Una vergogna nazionale inficiata, innanzitutto, dalle numerosissime irregolarità verificatesi in alcune aule durante lo svolgimento dello stesso (utilizzo cellulari, connessioni al Web dei computer utilizzati, distanza non regolare tra un computer e l'altro, mancanza di divisori tra i computer, commissari delle aule palesemente interessati a "Non Vigilare", graduatorie con punteggio identico per tutti i candidati presenti nella stessa aula, punteggi abnormemente elevati nelle aule incriminate, tastiere di videoterminali a disposizione dei candidati, scelta delle postazioni arbitraria da parte dei candidati...), il tutto non consentito dal regolamento del bando di concorso e documentato da foto, scattate durante lo svolgimento delle prove (i cellulari sono vietati!), che circolano sui socialnetworks.
 
La peculiarità di Tale Concorso (per la prima volta in Italia su scala Nazionale) consisteva nella somministrazione di quesiti comuni nella parte generale (70 quesiti), specifici per ciascuna Macroarea (30 quesiti), specifici per ciascuna Scuola di Specializzazione (10 quesiti).
In data  1 novembre con incredulità ed indignazione apprendiamo da una comunicato lampo del MIUR di un gravissimo errore relativo alla somministrazione dei quesiti: inversione dei 30 quesiti specifici di Macroarea del giorno 29 (Area Medica) e del giorno 31 (Area Servizi).
Il Ministro ammette l'errore, svincolandosi da qualsiasi responsabilità, attribuendola al CINECA, ente incaricato dallo stesso MIUR  per la somministrazione - gestione informatica di tali quesiti, per cui comunica che in data 7 novembre dovrà essere ripetuta la Prova con la somministrazione corretta dei 30 quesiti specifici per Macroarea. Il CINECA ammette l'errore "Umano" ed il Presidente si dimette.
Da notare la più che giustificata indisponibilità da parte di molti colleghi nel ripetere la prova durante la prevista data del 7 novembre: problemi di salute, viaggi da tempo organizzati, impegni di lavoro improrogabili...
 
A questo punto... sorpresa! Il 3 novembre lo stesso Ministro comunica di aver trovato la soluzione: sanatoria (per compatibilità di SSD caratterizzanti tra la Macroarea Medica e quella dei Servizi) per 28 dei 30 quesiti in questione; 2 quesiti di ciascuna delle due prove "alterate" verranno a questo punto eliminati dalla prova con evidenti ripercussioni sulle graduatorie finali di merito. Non bisogna essere un esperto giurista per comprendere la gravità della situazione!
 
La soluzione ci sarebbe: in via d'urgenza, come forma risarcitoria, l’ingresso in sovrannumero con corresponsione delle borse di studio per tutti i candidati!
Tale soluzione potrebbe accontentare tutti ed evitare la miriade di ricorsi, che stanno già partendo, da parte dei candidati che graverebbero comunque, in maniera catastrofica, sulle casse dello Stato e di tutti i cittadini Italiani. Purtroppo tale soluzione è stata respinta in più occasioni dal Ministro Giannini, la quale sostiene e ribadisce che il concorso sia stato "ineccepibile" e che i concorrenti esclusi insieme alle proprie famiglie dovranno farsene una ragione dal momento che non sono meritevoli e peccano di mancanza di senso meritocratico!.
 
Pietro Tabellario
Eleonora Grimaldi

 
Gentili dottori,
con tutto il rispetto per la frustrazione che traspare dalla vostra lettera, mi chiedo e vi chiedo: ma non vi sembra che, se le vostre affermazioni sulla irregolarità del concorso a prescindere dall'errore sulla somministrazione dei test (e cioè la presenza in aula di telefonini, computer collegati al web e quant'altro da voi descritto all'inizio della lettera) risultassero provate, quel concorso andrebbe in ogni caso annulato in toto? E non vi sembra, sempre che tali affermazioni rispondano a quanto realmente accaduto, che il pasiticciaccio all'italiana da voi così ben descritto abbia a che vedere anche con il comportamento di quei giovani dottori che, sempre secondo le vostre affermazioni, infrangevano, sapendolo, le regole?
A voi questa riflessione.
 
C.F.

16 novembre 2014
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