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Concorso specializzandi. Ordini e Associazioni si attivino da subito per evitare nuove brutte figure

di Alessandro Conte

10 DIC - Gentile Direttore,
mi permetto di scriverLe alcune righe per affrontare insieme a Lei, ancora una volta, per quanto il problema abbia già trovato ampio spazio mediatico, la questione del recente esame nazionale per l’accesso alle Scuole di Specializzazione Mediche. I fatti sono già stati esaminati in dettaglio ed a più riprese, ma vorrei ricollegarne alcuni fra loro con uno sguardo volto al futuro, a quello che sarà, di questo stesso esame e della nostra professione.

Che credibilità esprime questo sistema? Quale fiducia possono riporre le generazioni future, di medici e non solo, in uno stato che sistematicamente disattende le scadenze che ha concordato? Si pensi ad esempio alla pubblicazione della bibliografia, prevista ad un mese di distanza dalla prova e mai avvenuta, unico strumento per arginare le possibili, e spesso giustissime, argomentazioni inerenti la correttezza di certe risposte dei quiz. Parlando di fiducia, francamente, non si può nemmeno dimenticare il caso imbarazzante del video di istruzioni riguardo le procedure dell’esame rimosso e sostituito da una nuova versione, epurata della parte inerente la scelta del posto in aula, un paio di giorni dopo l’esame stesso.
Quanta pazienza vogliamo ancora chiedere a dei ragazzi che a meno di tre giorni da una delle prove più importanti della loro carriera formativa non sapevano ancora dove avrebbero dovuto sostenerla? Ed una volta saputo, programmato trasferimenti e pernottamenti, si sono trovati spesso in aule inadatte al compito per il quale erano state selezionate. Aule in cui la sorveglianza era difficile o addirittura impossibile, vista la vicinanza tra le postazioni telematiche e l’assenza dei più elementari divisori per permettere il serio svolgimento di un concorso pubblico.

Ma soprattutto, senza voler scadere nel demagogico, quale messaggio vogliamo dare a chi, sino a prova contraria, rappresenta il futuro di questo paese? Quanto è accaduto è un colpo gravissimo, se non letale, alla speranza di chi vuole ancora credere che trasparenza, merito e legalità siano valori veri, coi quali plasmare il proprio quotidiano, personale e professionale. Quanto è accaduto è un pericoloso assist a chi crede che la legge della giungla sia l’unica in vigore in questo paese, dove ogni giorno pare sempre più che il fine giustifichi tutti i mezzi!

Il tema della formazione medica, dalla programmazione alla regolamentazione degli accessi, è argomento caldissimo di questi tempi, e su di esso si sono spesi Colleghi più esperti e sicuramente più avveduti di me, ma mi permetto di aggiungere un piccolo contributo personale, nato dall’evidenza di ciò che è mancato a questo concorso nazionale, ovvero una reale vigilanza che ciò che doveva essere, fosse messo in pratica.

Un appello quindi a quanti vedono passare il futuro della nostra professione anche attraverso questo esame, un appello rivolto agli Ordini come alle associazioni di categoria a non ripetere l’errore già commesso, aspettando passivamente che le cose vadano male, vigilando invece su tutti i piccoli aspetti di questa prova, che alla fine fanno la differenza tra una vergognosa debacle ed un concorso serio ed inappuntabile, che premi il merito senza eccezioni. La strada che ci porta al prossimo esame ha già un suo cronoprogramma, interveniamo su di esso, controllando che le scadenze siano rispettate e che le soluzioni messe in atto siano adeguate, segnaliamo invece prontamente i ritardi e le incongruenze di un sistema che mina se stesso. Salviamo insieme questo strumento, capace di far progredire tutta la Professione, innescando circoli virtuosi, anche nelle realtà più fiaccate dall’immobilismo, pensiamoci ora, perché il tempo c’è … ancora per poco, c’è!

Alessandro Conte
Direttivo Nazionale Settore Anaao Giovani

10 dicembre 2014
© Riproduzione riservata

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