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Professioni sanitarie. Noi osteopati ci mettiamo la faccia

di D.Paltera, G.Ceino, A.Castellani, I.Pacucci, L. Lo Chiano, A.Guerra, S.Bianco

02 DIC - Gentile Direttore,
le scriviamo per portare alla sua attenzione il “problema osteopatia” in Italia. L’osteopatia è la medicina non convenzionale più usata dagli italiani secondo dati ISTAT. Ad oggi esistono circa 6000 osteopati sul territorio nazionale e molti sono in fase di formazione. Si pensa che nel giro di pochi anni questo numero supererà la doppia cifra.

Nel 2010 l’OMS ha pubblicato le linee guida per la formazione in osteopatia e gran parte dei paesi si sono adeguati. In Italia ad oggi esiste invece un vuoto legislativo. Se per 30 anni il Registro degli Osteopati d’Italia ha potuto sopperire al vuoto legislativo nazionale autoimponendo i migliori standard formativi degli osteopati italiani, il crescente numero di istituti di formazione (molti dei quali non rispecchiano questi standard) rischia di portare la situazione fuori controllo ed immettere nel panorama lavorativo osteopati non all’altezza dei requisiti richiesti dall’OMS con il conseguente rischio per la salute del cittadino.

A tal proposito il Registro degli Osteopati d’Italia lavora assiduamente con il Ministero della Salute, sono stati prodotti emendamenti (vedi emendamento De Biasi 3.01 al DDL 1324) e proposte di legge (vedi pdl Binetti n. 2518) che però non vedono la luce.
Per ultimo il Governo ha accettato di prendere in considerazione il riconoscimento dell’osteopatia all’interno della legge di stabilità 2016 (vedi Ordine del Giorno n. G/2111/118/5 al DDL n. 2111), ma non possiamo permetterci che anche questa volta dopo l’ennesima promessa si arrivi ad un nulla di fatto.
Per questo motivo noi professionisti abbiamo raccolto e consegnato 26.000 firme di cittadini che richiedono il riconoscimento dell’osteopatia quale nuova professione sanitaria e ci stiamo mobilitando per chiedere al Governo e al Ministero della Salute di mantenere le promesse fatte e porre fine a questo vuoto legislativo non più tollerabile in un paese civile. 
 
Osteopati e studenti hanno iniziato una protesta civile via web intitolata “gli osteopati ci mettono la faccia”, ognuno di noi si fotografa con un cartello con scritto #osteopatiriconosciuti e la invierà al Governo e al Ministero. Chiediamo a gran voce la tutela dell’osteopatia, degli osteopati, ma soprattutto della salute dei cittadini italiani.

La protesta non è nella nostra indole, vogliamo utilizzare il nostro tempo per dare il nostro contributo ai cittadini nei nostri studi e negli ospedali, ma qualora ce ne fosse bisogno siamo pronti a scendere in piazza.

Diego Paltera DO MROI
Gianluca Ceino DO MROI
Alberto Castellani DO MROI
Ivano Pacucci DO MROI
Luca Lo Chiano DO MROI
Andrea Guerra DO MROI
Sergio Bianco DO MROI
e migliaia di osteopati, studenti e cittadini che hanno chiesto il riconoscimento dell’osteopatia firmando la petizione. 

02 dicembre 2015
© Riproduzione riservata

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