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Calabria. Aumento decessi nei Pronto Soccorso, 5 consiglieri chiedono i dati alle Asp


La richiesta scaturisce dai dati confermati dallo stesso Ds dell'Ospedale "Spoke" di Castrovillari che, solo per i primi sei mesi del 2012, parlano di un numero di decessi triplicato rispetto agli ultimi anni. L’allarme è stato lanciato da Guccione, Censore, De Gaetano (Pd), Aiello (Sel) e Talarico (Idv).

26 LUG - I Consiglieri regionali Carlo Guccione, Bruno Censore, Antonino De Gaetano (Pd), Ferdinando Aiello (Progetto Democratico Sel) e  Domenico Talarico (Italia dei valori) hanno inviato una lettera ai direttori generali delle Aziende Ospedaliere e delle Aziende Sanitarie Provinciali della Calabria attraverso  cui chiedono i dati degli accessi e dei decessi registrati nei Pronto Soccorso degli ospedali calabresi del 2010, 2011 e dei primi sei mesi del 2012. La richiesta scaturisce dai dati confermati dallo stesso Direttore Sanitario dell’Ospedale “Spoke” di Castrovillari che, solo per i primi sei mesi del 2012, parlano di 37 decessi: un dato tre volte più alto rispetto a quelli degli anni precedenti .

“Conosciamo e apprezziamo - ha affermato Guccione, primo firmatario della missiva - l’abnegazione ed i sacrifici a cui è continuamente sottoposto il personale medico e paramedico che spesso è costretto ad operare in situazioni di grave precarietà in tutti i Pronto Soccorso della nostra regione”. “Sappiamo anche - ha proseguito - che la mancata riconversione dei presidi ospedalieri  chiusi in Centri di assistenza primaria territoriale o in Case della Salute fa sì che i pazienti, soprattutto quelli provenienti dalle zone più distanti dai presidi sanitari rimasti, giungono ai pronto soccorso in situazioni assai critiche, molto spesso quando non c’è più nulla da fare”.
“Come se tutto ciò non bastasse - ha continuato il consigliere regionale del Pd - i tagli lineari operati dal Commissario Scopelliti hanno fatto sì che il permanere del debito sanitario ha indotto perfino il Ministero dell’Economia a sanzionare la nostra regione con l’aumento dell’Irap e dell’Irpef per tutto il 2012. Al danno, quindi, si è aggiunta anche la beffa - ha detto - non solo la sanità non funziona ma aumentano anche le tasse e i sacrifici per i calabresi”.

“È arrivato il momento - ha concluso Guccione - di passare dalla sanità virtuale fatta solo di decreti e documenti, ad una sanità che trovi riscontro, concretezza ed efficacia in una realtà che presenta mille criticità che, se non affrontate e risolte per tempo,  rischiano di diventare minaccia incombente e seria per la vita dei cittadini”.
 

26 luglio 2012
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