Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 29 APRILE 2024
Regioni e Asl
segui quotidianosanita.it

Trapianti. Sardegna tra le regioni più generose per consenso in vita alla donazione

di Elisabetta Caredda 

La quota maggiore di consensi arriva dai sardi tra i 31 e i 40 anni: l’84.7% di chi si è espresso in quella fascia di età ha dichiarato la propria volontà favorevole alla donazione (il restante 15,3% si è opposto o non ha preso posizione): “Un risultato che li vede al primo posto nazionale tra i coetanei”, spiega il coordinatore regionale del centro trapianti, Lorenzo D’Antonio. Alta la quota anche tra i 41-50enni (81,5%) e i 18-30enni (78,7%), mentre per gli over80 si ferma al 51,2%.

15 APR - “La Sardegna è terza tra le regioni italiane con un indice del dono di 67,38/100: la percentuale di consensi è del 76,5% e l’astensione è al 39,3% contro una media nazionale di 68,5% di sì e di 41,8% di astenuti”. Sono alcuni dei dati resi noti dal coordinatore del Centro Regionale Trapianti (CRT) della Sardegna, Lorenzo D’Antonio, in occasione della 27° edizione della Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti dedicata alla promozione della cultura della donazione, che si è celebrata ieri.

Un evento che anche domenica in Sardegna, nelle varie province, si è contraddistinto nella piena disponibilità di organizzazione e collaborazione di associazioni e personale sanitario e medico, e nella sensibilizzazione al tema mostrata da parte dei residenti che hanno manifestato interesse all’iniziativa.

“E’ stata una Giornata di attività intensa – spiega a Quotidiano Sanità Lorenzo D’Antonio -, pienamente dedicata all’informazione, alla sensibilizzazione, alla diffusione del concetto di solidarietà, che nello spirito di altruismo e di generosità contraddistingue il gesto di donare i propri organi dopo la morte. Il significato della donazione, per il donatore, per il ricevente, per la società, ricordiamoci che non si esaurisce nella sua ‘utilità’, trattandosi di esperienze profondamente umane e cariche di amore e di altruismo. In questa prospettiva, la donazione di organi si pone non solo come atto di responsabilità sociale, bensì quale espressione della solidarietà che dovrebbe legare, tra loro, tutti gli uomini e le donne”.

“E’ molto importante, quindi – prosegue il coordinatore -, che i cittadini siano informati sulla possibilità di dichiarare in vita la propria volontà di donare gli organi e tessuti dopo la morte quando, ad esempio, si recano presso l’ufficio anagrafe per fare o rinnovare la carta d’identità, e dunque poter arrivare a quel momento con le informazioni necessarie per effettuare una scelta consapevole. A tal fine, è possibile reperire, sulle pagine del Centro Nazionale trapianti https://www.trapianti.salute.gov.it/ o https://sceglididonare.it/, i riferimenti e le notizie utili in proposito. Inoltre, i professionisti del Centro Regionale Trapianti della Sardegna sono disponibili al numero 070 6092915 dal lunedì al venerdì dalle 80.00 alle 20.00 o all’indirizzo email crt.sardegna@aslcagliari.it per rispondere ad ogni eventuali dubbio e/o richiesta di informazioni al riguardo”.

“E’ bene ricordare che la dichiarazione in Comune non è obbligatoria, ed è possibile anche non esprimere alcuna volontà se non ci si sente sicuri e si vuole prima prendere ulteriori informazioni. Si potrà, poi, dichiarare anche successivamente il proprio consenso presso gli uffici preposti delle ASL, presso il Centro Regionale Trapianti Sardegna (Ospedale Binaghi di Cagliari), oppure presso l’AIDO, l’Associazione Italiana Donatori Organi che ha predisposto all’uopo il servizio ‘digitalaido’ sulla APP AIDO e dove tramite lo SPID, la CIE o la firma digitale si può rilasciare la propria volontà. Per altro, è valida anche una dichiarazione olografa completa di data e firma, anche se è consigliabile effettuare una dichiarazione ufficiale che risulterà consultabile in ogni momento sul Sistema Informativo Trapianti”.

“In caso di morte, se non vi è stata alcuna dichiarazione in vita, saranno i familiari aventi diritto, ai sensi della L.91 del 1/4/1999 (coniuge o convivente more uxorio o in assenza di questi i figli maggiorenni o in assenza dei precedenti i genitori o tutore legale), ad esprimere una volontà favorevole alla donazione, oppure, al contrario, una opposizione scritta qualora ritengano che questa fosse la volontà, ufficialmente non espressa da parte del loro familiare”.

“In Sardegna è possibile rilasciare la propria dichiarazione in anagrafe in 332 Comuni su 377. A questo proposito ci si augura che i 45 Comuni mancanti attivino in fretta tale importante servizio. Tuttavia anche quest’anno l’isola si conferma fra le prime in Italia nella classifica dei comuni più generosi d’Italia per la donazione degli organi, come emerge dall’Indice del Dono, rapporto realizzato dal Centro Nazionale Trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrata nel 2023 al rinnovo delle carte d’identità nelle anagrafi di oltre 7 mila comuni italiani. L’ indice del dono è stato elaborato tenendo in considerazione alcuni indicatori come, ad esempio, la percentuale di consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi”.

Sempre in tema di donazioni, “tra le grandi città con più di 100mila abitanti – riferisce ancora D’Antonio - Sassari ha raggiunto il terzo posto nazionale, con un indice del Dono di 69.11/100, una percentuale di consensi del 79,7% e un’astensione del 40,8%. Quinta Cagliari, con un indice del Dono di 68,76/100. Mentre tra i comuni medio-grandi (tra i 30 e i 100mila) al secondo posto nazionale si è classificata Nuoro con un indice di 75.99 (84,6% di si alla donazione, 32,7% di astenuti), mentre in decima posizione c’è Alghero (69.80/100). Dorgali è risultata invece sesta tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti), mentre Cardedu e Atzara sono rispettivamente ottava e decima tra i piccoli centri (meno di 5mila abitanti).

“La percentuale di consensi più alta è quella registrata dai sardi tra i 31 e i 40 anni (84.7% di consensi): un risultato che li vede al primo posto nazionale tra i coetanei. In Sardegna percentuali elevate si riscontrano anche tra i 41-50enni (81.5%) e tra i 18-30enni (78.7%), mentre risulta più basso il consenso tra gli over 80 (51.2%)”

“I dati in crescita fanno ben sperare e ci appagano dell’attività incessante che con costanza e senza misura del tempo dedicato stiamo portando avanti. La donazione, comprendiamo bene e vogliamo che arrivi il messaggio, significa guardare e andare oltre sé stessi, oltre i bisogni individuali, aprendosi con generosità verso un bene più ampio” – conclude D’Antonio.

Elisabetta Caredda

15 aprile 2024
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Regioni e Asl

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy