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Pa Bolzano. Odontoiatria. L’assessorato difende nuove modalità di rimborso


L’assessorato alla sanità torna sui nuovi criteri per il rimborso delle spese dentistiche introdotti lo scorso ottobre che hanno fissato un importo minimo di 50 euro per il rimborso (invece di per singola prestazione), pari a una fattura di 200 euro e ribadisce “non penalizza il paziente. C’è un’esigenza di semplificazione”.

28 DIC - I nuovi criteri per il rimborso delle spese dentistiche introdotti lo scorso ottobre “non penalizzano il paziente”. Lo sostiene l’assessorato alla sanità che specifica come “non di rado le somme rimborsate erano anche di 3 o 5 euro, non giustificabili se raffrontate con l'impegno amministrativo necessario. Da questa valutazione si è deciso di fissare un importo minimo di 50 euro per il rimborso, pari a una fattura di 200 euro”.
 
L’assessorato alla sanità interviene sulle nuove modalità di rimborso per le cure odontoiatriche introdotte ad ottobre da una delibera di Giunta. “Alla base della nuova regolamentazione dei rimborsi per spese dentistiche c'è un'esigenza di semplificazione: finora i rimborsi venivano garantiti per ogni singola prestazione, indipendentemente dall'ammontare della fattura” evidenzia il direttore reggente della Ripartizione provinciale sanità Michele Dagostin. Non di rado le somme rimborsate erano anche di 3 o 5 euro, non giustificabili se raffrontate con l'impegno amministrativo necessario per completare queste pratiche. Partendo da questa valutazione si è deciso di fissare un importo minimo di 50 euro per il rimborso, pari a una fattura di 200 euro. Il rimborso massimo è di 200 euro.

Allo stesso tempo si è deciso di utilizzare il nuovo regolamento per combinare i rimborsi per cure dentistiche alla DURP, "uno strumento che in futuro verrà applicato gradualmente a tutti i contributi nel settore sociale e in quello sanitario, perché da un lato la dichiarazione unica e unificata assicura al cittadino un notevole alleggerimento burocratico e dall'altro garantisce anche maggiore efficacia delle misure di sostegno a favore di coloro che realmente ne hanno necessità", aggiunge Dagostin. Il nuovo scaglionamento degli importi delle fatture, inoltre, non consente più un frazionamento delle stesse, procedura che consentiva di ottenere un rimborso maggiore.

28 dicembre 2012
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