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8 marzo. Anche le Regioni celebrano le donne e le pari opportunità


Iniziative da nord a sud della Penisola per festeggiare la Festa della donna. Ma anche l’occasione, per le Regioni, di fare il punto sulle politiche di genere sul territorio, per verificare azioni concrete verso le donne e quindi per rafforzare le pani opportunità.

08 MAR - “In tutte le Regioni l’8 marzo è una data per fare il punto in merito alle politiche di genere sul territorio, per verificare le azioni concrete verso le donne e quindi per rafforzare le pari opportunità”. Ad affermarlo è una nota della Conferenza della Regioni, in cui si annunciano alcune delle iniziative che saranno in campo oggi dal Nord al Sud d’Italia per celebrare le donne. Ma le azioni a tutela e favore delle donne non si limitano né si limiteranno ad oggi. Per tutelare e favorire le pari opportunità sono infatti necessarie politiche che siano a sostegno della donna quotidianamente.
 
Nel Lazio, ad esempio, il Presidente Nicola Zingaretti, ha sottolineato da parte del Consiglio regionale del Lazio l’approvazione della legge contro la violenza sulle donne: “Grazie a tutto il Consiglio regionale. Abbiamo prodotto una nuova legge che non esisteva prima. Da oggi la Regione Lazio è più forte e all'avanguardia sul tema della violenza contro le donne”. Quindi Zingaretti aggiunge: “L'abbiamo fatto convinti che l'unica cosa che puo' cambiare la situazione italiana è produrre fatti. Noi parliamo poco ma lavoriamo molto”.

In Piemonte per tutto il giorno, a Torino in piazza Castello (ang. via Garibaldi) in occasione della Festa internazionale della Donna, la Regione Piemonte sarà presente con un gazebo di Help Donna, servizio di teleassistenza gratuito che è già stato attivato da 6.100 donne piemontesi sul proprio cellulare, per muoversi più liberamente e per sentirsi meno sole. Presso lo stand della Regione sarà possibile conoscere meglio questo servizio innovativo, e attivarlo immediatamente, grazie alla presenza di tecnici specializzati. Sarà distribuito anche materiale informativo con le azioni della Regione Piemonte in tema di violenza alle donne: www.helpdonna.net
 “La Regione Piemonte – ha dichiarato l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Giovanna Quaglia - è dalla parte delle donne, quelle che vogliono uscire dal tunnel della violenza, quelle che agiscono in difesa dei propri diritti e anche quelle che vogliono sentirsi più sicure, e lo dimostra con molte iniziative sia a favore delle vittime di violenza, sia di prevenzione di ogni forma di discriminazione, sul lavoro e nelle scuole”.

In Emilia-Romagna si evidenzia la diffusione di nuovi modelli di imprenditorialità che coinvolgano le donne, la formazione e l’accesso a sistemi educativi, la crescita di capacità amministrativa nelle istituzioni locali rispetto alle politiche di genere. Tra i progetti avviati dalla Regione insieme a organizzazioni non governative, volontariato, cooperative, università ed enti locali. Tra questi il “Fair Trade Fair Peace”, che ha portato alla realizzazione di una linea comune di prodotti per il commercio equo e solidale da parte di due organizzazioni: una palestinese, la Bethlehem Fair Trade Artisans (Bfta), e una israeliana, la Syndianna of Galilee. “Abbiamo sollecitato e accolto la partecipazione delle partner israeliane e palestinesi – ha sottolineato l’assessore regionale a Cooperazione allo sviluppo e alle Pari opportunità Donatella Bortolazzi – perché il progetto avviato testimonia in modo concreto che, attraverso un percorso di conoscenza e fiducia consolidato nel tempo, si possono costruire nuovi ponti di pace e dialogo e dare dignità anche a donne che sono spesso escluse, ai margini della società, isolate in contesti rurali”.

Nelle Marche prende il via il progetto "Riparo", lanciato dall'assessore alle Pari opportunità della Regione Marche Paola Giorgi in vista dell'8 marzo, per indagare concretamente sulle condizioni della donna nei luoghi di lavoro al fine di aggiustare il tiro sulle normative esistenti. "Riparo" (titolo abbreviato di 'Ripensare le Pari Opportunità’) si avvale come braccio operativo dell'Osservatorio di genere di Macerata, associazione culturale nata nel 2009 che ha all'attivo numerose esperienze (anche nelle scuole) sulla diffusione di una cultura di parità tra i sessi, per verificare attraverso questionari la situazione reale delle lavoratrici delle Marche.

Così come nella Provincia autonoma di Trento, l'assessore alle pari opportunità, Sara Ferrari, ha presentato un documento sulle iniziative: "Questa pubblicazione, voluta dalla legge provinciale sulle pari opportunità, diventa uno strumento indispensabile per avere il quadro della società in cui viviamo e in cui andiamo ad operare con gli interventi di politiche pubbliche. I dati, importanti, che emergono ci dicono che anche in Trentino le differenze di genere ci sono e sono a svantaggio del genere femminile. E' da qui che si deve partire per sviluppare tutte quelle iniziative capaci di creare strumenti ed opportunità nella direzione della parità di genere”. L’assessore alle pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, ha pretanto presentato la pubblicazione "Verso l'uguaglianza di genere in Trentino. Indicatori e analisi" e delle iniziative e degli eventi organizzati in occasione della giornata dell'8 marzo. Un ricco calendario di iniziative - una cinquantina i soggetti coinvolti, 80 gli eventi totali - che è consultabile online sul sito www.pariopportunita.provincia.tn.it

In Umbria nel Teatro comunale di Gualdo Cattaneo e domenica 9 marzo (ore 18) si terrà lo spettacolo teatrale “Ogni donna è una storia”, a cura di Ciro Masella. Lo spettacolo promosso dal Centro per le Pari Opportunità della Regione Umbria, in collaborazione con l’ l’Associazione “Uthopia tra Cielo e Terra” e l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Perugia, rientra tra le iniziative in programma per l’8 marzo – Giornata internazionale della donna.

Infine è da sottolineare che proprio alla vigilia dell'8 marzo il Coordinamento Nazionale delle presidenti degli organismi regionali di Parità ha aderito all'appello bipartisan delle parlamentari per la parità di genere nella Legge di riforma elettorale, "per una questione di civiltà”. “Ignorare questo tema - afferma Roberta Mori, Consigliera regionale dell'Emilia Romagna, presidente della Commissione assembleare per la Parita' e Coordinatrice nazionale Organismi regionali di pari opportunità - è una ferita alla storia delle donne e della democrazia, perché la democrazia è paritaria o non è. I patti devono essere rispettati, ma un patto che non garantisca la rappresentanza femminile, e' un patto iniquo. Ringraziamo le donne e gli uomini che in Parlamento si stanno impegnando su questo fronte avanzato dei diritti".

08 marzo 2014
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