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Medici curavano defunti. Fimmg Lazio: “Compito della Regione aggiornare gli elenchi assistiti"


Quello di Frosinone non è il primo episodio in cui i medici vengono indagati per aver percepito regolarmente le indennità della Regione per pazienti che in realtà erano defunti e quindi non potevano essere curati. E la Fimmg Lazio torna a denunciare come sia compito della Regione aggiornare l’anagrafe sanitaria affinché il medico, che non ha il potere giuridico di cancellare dal proprio elenco un cittadino defunto, smetta di percepire le indennità di assistenza.

02 SET - “La Fimmg Lazio esprime sconcerto nell’apprendere, che ancora una volta sarebbero emerse irregolarità e reati penali ed amministrativi, in relazione alla presenza di cittadini deceduti nelle liste degli assistiti dei medici di medicina generale della provincia di Frosinone”. Ma se da una parte il sindacato dei medici di famiglia si prepara a costituirsi parte civile nel caso vengano accertate colpe da parte dei medici “che con il loro comportamento disonorano un’intera categoria”, dall’altra ricorda come “da più di un decennio la stessa Fimmg Lazio abbia denunciato alla Regione la situazione circa il mancato aggiornamento dell’anagrafe sanitaria, circostanza che determina un rilevante danno economico ed in questo caso anche di immagine della categoria”. Il mancato aggiornamento dell’anagrafe da parte della Regione, spiega infatti il sindacato, “costringe alcuni colleghi, nell’impossibilità materiale e giuridica di poter cancellare dal proprio elenco un cittadino defunto, a ricusare il proprio assistito per evitare guai” derivante, altrimenti, dall’automatico versamento al medico dell’indennità di assistenza per un paziente che, per l’anagrafe regionale, è ancora in vita. “Una situazione surreale”.
“Già dal 2004 – sottolinea inoltre la Fimmg Lazio in una nota - si è proceduto, insieme alla Regione Lazio, tramite La società Lait S.P.A., a determinare eventuali importi percepiti indebitamente dai medici di medicina generale a causa della inefficienza del sistema amministrativo. Tali importi sono stati determinati, e si è provveduto a restituire alla regione Lazio ciò che indebitamente era stato percepito”.

Rispetto al nuovo caso emerso a Frosinone, la Fimmg Lazio sottolinea infine che “qualora la meritoria indagine della Guardia di Finanza, rilevi fatti illeciti in conseguenza del mancato aggiornamento dell’anagrafe assistiti e qualora vi siano comportamenti dimostratamente illeciti, circa la prescrizioni di farmaci a cittadini defunti, la Fimmg Lazio si costituirà parte civile nell’eventuale procedimento giudiziario a carico di quei medici che con il loro comportamento disonorano un’intera categoria”.
 

02 settembre 2011
© Riproduzione riservata

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