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Toscana. Al via progetto contro asma e allergie nelle scuole


Effettuare pulizie ambientali più accurate nella stagione pollinica, evitare nelle aule carte da parati e moquette ed evitare l’accumulo di giornali e di tenere in classe piante ornamentali. Questi alcuni dei provvedimenti intrapresi dalla Giunta per prevenire manifestazioni allergiche nelle scuole.

28 DIC - Per una scuola meno polverosa, nel senso letterale del termine, le pulizie non sono un optional. Lo ricorda, su proposta dell’assessore Daniela  Scaramuccia, un provvedimento varato dal Governo regionale con l’obiettivo di prevenire, nelle scuole toscane, asma e allergie. L’asma bronchiale è infatti riconosciuta “malattia sociale” dal 1999: insieme alla obesità è la patologia cronica più diffusa nell’infanzia. La rinite allergica in Italia risulta aumentata, negli ultimi 5 anni, del 5% e se il trend dovesse mantenersi, nel 2020 ben il 50% dei bambini ne soffrirà. In età pediatrica sono frequenti anche le allergie alimentari: in Italia interessano il 6/8% dei bambini under tre anni e il 4% dei bambini in età scolare. In crescita i piccoli allergici al lattice di gomma.
La delibera è l’applicazione toscana di un accordo (“Linee di indirizzo per la prevenzione nelle scuole dei fattori di rischio indoor per allergie ed asma“) sancito fra Governo, Regioni ed Enti Locali: riporta indicazioni dettagliate per minimizzare i fattori di rischio indoor per asma e allergie.
“Studiare in un ambiente confortevole, igienico e sicuro è un diritto fondamentale dello studente”. Lo stabilisce da 16 anni la Carta dei servizi scolastici. Il documento indica una dozzina di misure di profilassi a carattere generale da effettuare nelle scuole: favorire ventilazione e ricambio d’aria; asportare ogni giorno la polvere da banche e cattedre; aspirare ogni settimana aule e corridoi con aspirapolvere “dotati di filtri ad alta efficienza”; effettuare pulizie ambientali più accurate nella stagione pollinica; sottoporre a sanificazioni periodiche anche gli strumenti di gioco; evitare nelle aule carte da parati, tappeti, moquette, tendaggi; evitare l’accumulo di libri e giornali; limitare la presenza di armadietti; appendere i cappotti all’esterno delle aule; ricoprire di plastica poster e fogli di lavoro per facilitarne la pulizia; evitare di tenere in classe piante ornamentali; mantenere la temperatura ambiente intorno ai 18-20 gradi; assicurare una corretta manutenzione di impianti di riscaldamento e condizionamento.
Misure specifiche vengono indicate per contrastare gli acari: dove sono presenti lettini per bambini, materassi e cuscini vanno ricoperti con fodere antiacaro, i lettini esposti alla luce del sole, l’aria cambiata spesso.
 
Per insegnanti e studenti un doppio consiglio: non andare a scuola con gli stessi abiti venuti a contatto con cani o gatti; evitare la presenza di animali a scuola. Dei cani ma soprattutto dei gatti preoccupano, in particolare, pelo e saliva.
Infine, misure specifiche sono dettate se, a scuola, è segnalata la presenza di persona allergica al lattice (materiale presente in più di 40 mila prodotti di uso quotidiano): per distribuire i pasti, ad esempio, vanno usati guanti in vinile o in polietene.
 


28 dicembre 2011
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