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Niente riparto 2012. Le Regioni abbandonano per protesta la Conferenza Stato Regioni


Nuovo rinvio del Governo. C'è il rischio di nuovi tagli per 1,5 miliardi. Iorio (Molise): “Così non si può continuare”. Colozzi (Lombardia): “Siamo quasi al dileggio delle Regioni”. E sulla spending review Regioni (documento), Comuni e Province (documento) chiedono emendamenti importanti.

22 MAG - “Non vorremmo che questi rinvii ingiustificati (il primo il 10 maggio scorso), visto che il riparto del Fondo sanitario è già stato definito da settimane, abbiano come ragione le voci che circolano riguardo a nuovi tagli del finanziamento”. Abbandonando per protesta la sede della Conferenza Stato Regioni in Via della Stamperia, Michele Iorio, presidente della Regione Molise e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, indica, seppure velatamente, il motivo del contendere tra Governo e Regioni, che sta provocando un grande ritardo nella definizione del riparto 2012. Sembra infatti che il Governo voglia “tagliare” circa un miliardo e mezzo di euro, ovvero quei “fondi vincolati” che, in carenza di nuovi finanziamenti, erano stati usati proprio per arrivare alle definizione del riparto tra le Regioni.

Sta di fatto che nella Conferenza Stato Regioni del 10 giugno il Governo non aveva voluto discutere il riparto 2012 perché “fuori sacco”, rinviandone anche oggi l’esame, quando il tema era praticamente l’unico all’ordine del giorno. “Siamo quasi al dileggio delle Regioni – commenta l’assessore al Bilancio della Regione Lombardia Romano Colozzi, coordinatore della Commissione economia delle Regioni – e sembra quasi che ci sia qualcuno nel Governo che non riconosce valore istituzionale alla Conferenza Stato Regioni”.

La mancata approvazione del riparto, oltre ad alimentare la paura di nuovi tagli, impedisce il trasferimento dei fondi dallo Stato alle Regioni. ''Una decisione grave, che mette in difficoltà le Regioni proprio ora che si discute tanto dei ritardi nei pagamenti ai fornitori” sottolinea ancora Iorio, che oggi ha guidato la delegazione regionale al posto del presidente Vasco Errani, impegnato nella valutazione dei danni prodotti nella Regione Emilia Romagna dal terremoto di sabato scorso. Ma, sia pure da lontano, Errani non ha voluto far mancare la sua protesta: “Il nuovo rinvio è incomprensibile e grave”, ha scritto il Presidente della Conferenza della Regioni e delle Province autonome in una nota, aggiungendo che “i pagamenti alle imprese sono da velocizzare, non da rallentare”. “Resta comunque forte l’impegno delle Regioni, ma occorre – ha concluso Errani – una maggiore volontà di leale collaborazione”.
 
E le due Conferenze istituzionali di oggi, Unificata e Stato Regioni, non hanno affrontato neanche la discussione sulla cosiddetta spending review, ovvero sul ddl che dovrebbe convertire in legge il decreto n.52 “Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica”, rispetto ai quali sono stati presentati emendamenti sia da parte delle Regioni, che da parte di Comuni e Province. “Il Governo ha detto che valuterà i nostri emendamenti in sede tecnica – ha commentato il presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione – ma noi chiediamo una discussione aperta in sede politica, che potrebbe essere anche la Commissione permanente per la finanza pubblica, annunciata ma mai insediata”.
 
“Chiediamo emendamenti che modifichino il testo del ddl in due direzioni – ha spiegato Michele Iorio – il primo è maggiore rispetto dell’autonomia delle Regioni e il secondo è un principio di non discriminazione tra Regioni in Piano do rientro e quelle che non lo sono. Molte Regioni, tra cui la mia – ha detto ancora il vicepresidente della Conferenza delle Regioni – stanno già praticando la spending review e credo che non giovi un clima di contrapposizione con il Governo, che anzi può far crescere la spesa. Noi – ha concluso Iorio – vogliamo aiutare il processo  renderlo più agevole”.
 

22 maggio 2012
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