Farmaci biosimilari. Aringhieri (Farmindustria): "Bene Aifa. Non sono come gli equivalenti"
Così il presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria a commento della decisione dell'Agenzia regolatoria di continuare a non includere questi farmaci nelle liste di trasparenza. "Deve essere esclusa la loro sostituibilità automatica, i biosimilari non possono essere considerati come gli equivalenti".
03 GIU - "I medicinali biologici originator e i corrispondenti biosimilari non possono essere considerati come gli equivalenti. È l’approccio scelto dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) nel proprio
position paper sui biosimilari appena pubblicato. Per questo deve essere esclusa la sostituibilità automatica di tali farmaci che, essendo simili ma non identici, l’Aifa ha deciso di continuare a non includere nelle liste di trasparenza". Questo il commento di
Eugenio Aringhieri, presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, rispetto alla posizione espressa dall'Aifa sul tema dei farmaci biologici originator.
"Di conseguenza la scelta del trattamento con un farmaco biologico di riferimento o con un biosimilare è affidata al medico specialista nel rispetto dell’appropriatezza prescrittiva - ha concluso - Aifa con l’emanazione di questo documento conferma quindi la propria centralità come unico ente qualificato a esprimere valutazioni sull’equivalenza terapeutica tra i medicinali.
03 giugno 2013
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