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Sperimentazione animale. Gli animalisti manifestano contro, i ricercatori lanciano una petizione a favore


“La vivisezione è antiscientifica e responsabile di un numero spaventoso di vittime umane e animali”, sostiene Animal Amnesty. Sul sito del Mario Negri parte la raccolga firme: “Sosteniamo le ragioni della ricerca e siamo impegnati a ridurre, grazie anche alle tecnologie, il numero di animali utilizzati”

02 DIC - Mentre in piazza andava in scena la manifestazione di Animal Amnesty contro la sperimentazione animale, sabato scorso i ricercatori italiani si riunivano in convegno al Mario Negri per sostenere “le ragioni della ricerca” sulla necessità di utilizzare gli animali.

“Torniamo nelle strade per testimoniare la nostra contrarietà assoluta alla vivisezione, pratica antiscientifica responsabile di un numero spaventoso di vittime umane e animali, e per esprimere il nostro sostegno a una ricerca orientata davvero alla prevenzione e alla cura delle malattie, non alla loro cronicizzazione”, sosteneva l’associazione animalista spiegando che la scelta di Milano non è stata casuale. “Milano, capitale finanziaria del Paese, è anche la capitale della vivisezione. Nella metropoli lombarda sono attivi alcuni dei maggiori laboratori di vivisezione e tutte le multinazionali chimico-farmaceutiche hanno una propria sede. E’ qui che il business della vivisezione intreccia i suoi affari con quelli di altre grandi realtà economiche, grazie a un sistema di relazioni consolidato. Le maggiori banche nazionali mettono a disposizione di questo business ingenti capitali e nel contempo primarie fondazioni e istituzioni di ‘beneficenza’ continuano a finanziare in modo illimitato aziende che utilizzano il metodo vivisezionista nel settore della ricerca, nonostante una porzione sempre crescente della comunità scientifica sia convinta dell’inattendibilità del modello animale. Milano è il cuore della vivisezione”, sostengono gli animalisti di Animal Amnesty.

Contro questa iniziativa si è schierato l’Istituto Mario Negri di Milano, che nello stesso giorno ha chiamato a raccolta i ricercatori per sostenere “le ragioni della ricerca”. “L’organizzazione animalista ‘Animal Amnesty’ ha indetto una manifestazione nazionale contro la sperimentazione animale, strumentalmente chiamata ‘vivisezione’”, spiega l’Istituto sottolineando che “ad oggi, nonostante ciò che sostengono gli animalisti, la sperimentazione animale resta una necessità per lo sviluppo di nuovi farmaci e di nuove cure nell’interesse in primo luogo dei malati. Per la stragrande maggioranza della comunità scientifica internazionale (come dimostra una recente indagine di Nature, una delle più autorevoli riviste scientifiche a livello mondiale) il ricorso agli animali nella sperimentazione scientifica rimane a tutt’oggi necessaria. Ma sono proprio gli scienziati e i ricercatori, grazie anche allo sviluppo delle tecnologie, i primi ad essere impegnati nella riduzione del numero di animali utilizzati nella ricerca”, assicura l’Istituto.

Intanto, sul sito del Mario Negri è già partita una raccolta firme a favore delle “ragioni della ricerca” e a sostegno di Silvio Garattini, direttore dell’Istituto, preso a bersaglio dagli animalisti per il suo impegno a difesa dell’utilizzo degli animali nella ricerca biomedica – “ma all’interno di regole certe e severe”, sottolinea l’Istituto - e il conseguente sostegno di Garattini al recepimento della Direttiva europea approvata nel 2010, che ha definito le regole per l’utilizzo  egli animali nella sperimentazione valide in tutti i 28 Paesi aderenti. “Direttiva che in 22 Paesi, tra cui Germania, Francia, Gran Bretagna e i Paesi Scandinavi all’avanguardia nella ricerca, è stata recepita nella lettera e nello spirito”, evidenzia l’Istituto, con evidente riferimento alle difficoltà che il recepimento della direttiva sta incontrando nel nostro Paese. Infatti, come sostenuto da alcuni ricercatori, tra cui Garattini, in occasione del convegno sul tema svolto al Cnr, non solo il Parlamento italiano sta recependo con grande ritardo la Direttiva, ma sono stati approvati in Senato alcuni emendamenti che, secondo buona parte della comunità scientifica, renderanno più restrittiva la Direttiva europea e, di conseguenza, le possiblità di utilizzo degli animali in ricerca. 
 
La petizione è già stata sottoscritta, tra gli altri, da Elena Cattaneo, ricercatrice e senatrice a vita; Mario Melazzini, assessore attività produttive, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia e Presidente di AriSLA - Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica; Paola Binetti, Deputata, Marco Cappato, dell'Associazione Luca Coscioni; Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente onorario Associazione Luca Coscioni; Emilia Grazia De Biasi,Presidente Commissione Sanità del Senato; Paolo De Girolamo, Presidente Associazione Italiana per le Scienze degli Animali da Laboratorio (AISAL); Francesca Pasinelli, direttore generale Telethon.

02 dicembre 2013
© Riproduzione riservata

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