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Aifa. Approvato Revlimid per pazienti con una rara forma di neoplasia nel sangue


Il farmaco era già disponibile in Europa da giugno 2013. Grazie alla sua formulazione orale, garantisce una maggiore aderenza con possibile conseguente aumento della sopravvivenza e miglioramento della qualità di vita dei pazienti, che riescono in questo modo a raggiungere un livello di indipendenza dalle trasfusioni fino a ora impossibile.

06 OTT - Definito anche in Italia l’iter di approvazione di Revlimid come farmaco ospedaliero per il trattamento di pazienti con anemia trasfusione-dipendente causata da sindrome mielodisplastica a rischio basso o intermedio-1 associata ad anomalia citogenetica con delezione 5q isolata, nel caso in cui le altre opzioni terapeutiche si siano rivelate insufficienti o non adeguate.

L’Aifa ha infatti deciso di rimborsare, anche nel nostro Paese, Revlimid in questa condizione clinica, con pubblicazione del relativo provvedimento in Gazzetta Ufficiale del 15 settembre 2014 (GU: n. 214 del 15-9-2014). Contemporaneamente, nella stessa Gazzetta Ufficiale, Aifa ha pubblicato la modifica dell’indicazione per cui Revlimid era inserito nella lista della Legge 648, limitandola alla sindromi mielodisplastiche con delezione del 5q non isolata. A seguito del parere positivo del Comitato per i prodotti medicinali per uso umano dell’Agenzia Europea del Farmaco (Chmp), arrivato nell’aprile 2013, il farmaco era già stato reso disponibile in Europa a giugno dello stesso anno.

Revlimid, grazie alla sua formulazione orale, rappresenta una vera e propria innovazione terapeutica mirata ed efficace tale da consentire ai pazienti di affrancarsi dalle trasfusioni. È stato dimostrato che a questa formulazione è associata una maggiore aderenza con possibile conseguente aumento della sopravvivenza e miglioramento della qualità di vita dei pazienti, che riescono in questo modo a raggiungere un livello di indipendenza dalle trasfusioni fino a ora impossibile.
 

06 ottobre 2014
© Riproduzione riservata

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