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Allergie. Boom per animali domestici. Il gatto è il più 'pericoloso'. In aumento quelle per conigli e criceti


Il 10% dei soggetti allergici in Italia lo sono agli animali domestici. Gli animali più 'pericolosi' sono il gatto almeno per un 5% degli allergici in Italia, che provoca sintomi importanti, il cavallo, nonostante interessi meno dell’1% della popolazione, e il coniglio. Di tutto questo se ne è parlato a Genova durante il Congresso nazionale "HighLights in Allergy and Respiratory Diseases”.

17 NOV - Con l’aumento degli animali domestici in casa, aumentano anche le allergie relative. Molto più presenti in casa in questi mesi rispetto a quelli più caldi, aumentando anche la nostra esposizione agli allergeni. Il 10% dei soggetti allergici in Italia lo sono agli animali domestici: aumenti considerevoli sono stati verificati negli ultimi anni per conigli e criceti, animali di nuova introduzione. Per gatti e cani si consigliano i vaccini appositi, ma si consiglia più generalmente ai soggetti allergici di evitarne la convivenza.
 
 Si è parlato anche di questo a Genova durante il Congresso Nazionale “Highlights in Allergy and Respiratory Diseases”, conclusosi sabato, che ha puntato l’attenzione sulle malattie allergiche e respiratorie, sia sul campo allergologico che nel campo pneumologico, analizzando i cambiamenti delle malattie e discutendo sulle nuove terapie in arrivo. Il congresso è organizzato da Giorgio Walter Canonica, Ordinario nella Clinica di Malattie Respiratorie nell'Università di Genova, che gode del patrocini di tutte le più prestigiose società italiane ed internazionali di malattie respiratorie e di Allergologia e Immunologia Clinica, oltre a Irccs Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino, IST Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, la Regione Liguria, la Provincia e e il Comune di Genova.
 
“Spesso una persona non ci pensa perché è sempre stata abituata a convivere con i 'pets', animali domestici – ha spiegato Giovanni Passalacqua del Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche di Genova –. I problemi iniziano quando i sintomi diventano complicati, come rinite grave e asma, allora si richiede l’intervento di uno specialista. Ma potrebbero verificarsi anche casi da trattare con urgenza. E’ anche possibile che una persona non abbia sintomi per un lungo periodo della sua vita, e poi si verifichino in maniera inaspettata e dirompente”.
 
Gli animali più pericolosi sono il gatto almeno per un 5% degli allergici in Italia, che provoca sintomi importanti, il cavallo, nonostante interessi meno dell’1% della popolazione, e il coniglio. Il cane è un animale domestico molto diffuso: in base a questa proporzione dà problemi di gran lunga minori, sia per quantità che per gravità, rispetto al gatto, arrivando ad interessare il 3-4% della popolazione allergica italiana. 

17 novembre 2014
© Riproduzione riservata

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