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Depressione post-partum. I benefici degli antidepressivi in uno studio su Jama 

di Viola Rita

L’utilizzo degli antidepressivi, inclusi gli SSRI, nel caso di depressione post-partum rappresenta un argomento dibattuto in termini di rischi e benefici. Oggi uno studio* su Jama mette in luce alcuni potenziali vantaggi: da una revisione di 6 trial randomizzati su quasi 600 donne, oltre la metà di quelle (72 in tutto) che presentavano depressione post-partum ha tratto beneficio dall’impiego degli antidepressivi SSRI. Inoltre, alcuni farmaci sono più sicuri di altri durante l'allattamento al seno

19 MAG - L’utilizzo di antidepressivi in un campione di donne con depressione post-partum è stato associato a risultati positivi e remissione della patologia. È il risultato di uno studio* scientifico, condotto dal King’s College London e pubblicato su Jama (Journal of the American Medical Association).
L'utilizzo di antidepressivi nel periodo successivo al parto è un argomento dibattuto: mentre alcuni studi spesso mettono in luce i rischi legati all’assunzione di questi farmaci, spiegano gli autori, la pubblicazione odierna evidenzia i benefici attraverso un’indagine condotta su un campione di quasi 600 donne, di cui alcune con depressione post-partum.
 
La depressione post-partum si manifesta circa nel 10% delle neomadri al primo figlio; le attuali Linee guida raccomandano interventi di tipo psicologico nel caso di depressione di grado da leggero a moderato, oltre alla necessità, prima di utilizzare antidepressivi (inclusi gli SSRI – inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) nel periodo successivo al parto, di considerare il rapporto rischio-beneficio, valutando anche l’effetto della terapia sul bambino e sulla madre e il potenziale beneficio psicologico derivante da questo impiego.
Dunque, secondo gli esperti, è importante soppesare benefici e rischi al fine di effettuare la scelta della strategia più adeguata.
 
Lo studio ha effettuato una revisione di 6 trial randomizzati condotti su un totale di 596 donne. Considerando un trattamento che varia dalle 6 alle 8 settimane, delle 72 donne con depressione post-partum in terapia con SSRI, nel 54% dei casi i sintomi sono “molto migliorati” oppure si è verificata la presenza una riduzione di oltre il 50% della sintomatologia, riferiscono i ricercatori, rispetto ad una percentuale inferiore, pari al 36%, nelle donne che hanno assunto placebo. Anche i tassi di remissione sono più alti nel caso dell’impiego di antidepressivi (49%) rispetto al placebo (26%).
“I nostri risultati sono importanti a causa della limitata presenza ad oggi di ricerche che studiano l’utilizzo di antidepressivi per trattare la depression post-partum”, ha dichiarato Emma Molyneaux, primo autore dello studio dell’Institute of Psychiatry, Psychology & Neuroscience (IoPPN) al King's College London. “Vorremmo fornire una forte spinta affinchè le decisioni terapeutiche durante il periodo successivo al parto considerino i potenziali benefici e allo stesso tempo i rischi delle terapie, tanto quanto i rischi, sia per la madre che per il bambino, di una depressione non trattata”.
'Finora è stato svolto un numero relativamente ristretto di trial sugli antidepressivi per la depression post-partum e pochi studi hanno incluso donne con una depressione severa”, aggiunge Kylee Trevillion, coautore dello studio e ricercatore post-doc allo IoPPN. “La depressione post-partum influenza non solo la madre ma anche il resto della famiglia – in questo settore è necessario migliorare I risultati per le madri e le loro famiglie”.
 
Altro tema importante riguarda l'utilizzo di farmaci antidepressivi durante l'allattamento materno; l'allattamento al seno rappresenta uno strumento di grande importanza per la salute presente e futura del bambino. Louise Howard, Professore e autore senior dello IoPPN, ha spiegato: “Alcuni antidepressivi sono più sicuri di altri per le madri che allattano, così le madri che cercano indicazioni rispetto alla gestione dei sintomi depressivi dovrebbero che il loro medico sia a conoscenza del fatto che stiano allattando”.
 
Dunque, è importante approfondire l’argomento e, come ribadiscono anche le Linee Guida, effettuare una valutazione, caso per caso, ponderata e sempre basata sulla valutazione del rapporto rischio-beneficio e degli effetti della salute sulla madre e sul bambino.
 
Viola Rita
 
*Molyneaux E, Trevillion K, Howard L M (2015) 'Antidepressant Treatment for Postnatal Depression'. JAMA
 
**Lo studio è stato finanziato dal  Medical Research Council (MRC), beneficenza del bambino Tommy, the National Institute for Health Research (NIHR) and the NIHR Maudsley Biomedical Research Centre.

19 maggio 2015
© Riproduzione riservata

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