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Giornata Mondiale Cuore. Ogni anno 17 milioni di morti per le malattie cardiovascolari. È la prima causa di morte nel mondo

di Viola Rita

E un milione di bambini nascono con un difetto cardiaco congenito. Queste malattie possono colpire tutti, e non solo gli uomini, ma anche donne e bambini. Importante ridurre il rischio: il primo passo è creare un ambiente di vita sano nel quale l’individuo possa adottare uno stile di vita salutare

29 SET - Da 15 anni, nella giornata del 29 Settembre ricorre il World Heart day, una manifestazione globale interamente dedicata al cuore e alla salute cardiovascolare, con l’obiettivo di incoraggiare tutte le persone a ridurre il proprio rischio cardiovascolare e diffondere l’idea dell’importanza di un ‘pianeta sano’ per il nostro cuore. La manifestazione è promossa dalla Word Heart Federation, una Federazione globale, che include circa 200 Organizzazioni nazionali, dedicata alla lotta delle patologie cardiovascolari.
 
Attualmente, le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte e disabilità a livello globale, causando 17 milioni di casi di decesso ogni anno (il 31% dei decessi e casi di disabilità complessivi). Inoltre, ogni anno nasce un milione di bambini con un difetto cardiaco congenito. Proprio per questo, l’attenzione è rivolta in modo particolare alle donne e ai bambini. Infatti, come si legge nella pagina web ufficiale della manifestazione, è necessario sfatare il mito in base al quale le malattie cardiovascolari colpiscono principalmente una popolazione di sesso maschile e di età anziana: tali malattie possono colpire tutti, inclusi donne e bambini. Ben 1 decesso femminile su tre, infatti, è dovuto ad un disturbo di questa natura, mentre i bambini possono manifestare un difetto cardiaco congenito oppure sviluppare una malattia cardiovascolare.
Tra le patologie più comuni, ci sono la malattia cardiaca coronarica (che include l’attacco di cuore) e la malattia cerebrovascolare (che include l’ictus). È importante ridurre il rischio individuale relativo a tutte le patologie cardiovascolari. Per farlo, uno strumento ‘chiave’ in mano al singolo individuo riguarda l’adozione di abitudini di vita salutari: tra queste, una dieta sana, la pratica regolare di attività fisica, l’eliminazione del consumo di tabacco, il controllo del colesterolo e della pressione arteriosa.
 
Quest’anno uno degli slogan della Giornata Mondiale del cuore è “Take a healthy selfie” (“Fai un selfie sano”), invitando le persone a partecipare alla manifestazione, scattando una propria foto, o meglio un selfie, dedicato alla salute del cuore, e a condividerlo sul proprio profilo social. Inoltre, sulla pagina ufficiale della manifestazione globale è possibile pianificare attività o eventi e registrarli sulla pagina web. Inoltre, in occasione della manifestazione di oggi, la ‘RHDAction Alliance’ lancerà il suo movimento globale volto a porre fine ad una delle principali malattie killer che possono essere prevenute: si tratta della malattia reumatica cardiaca.  
 
Alcuni suggerimenti per migliorare il proprio stile di vita e la salute cardiaca
L’attività fisica non include soltanto gli esercizi e lo sport. Ecco alcuni esempi di possibile attività corporea da poter svolgere, riportati nella pagina ufficiale del World Heart Day: andare a lavoro in bicicletta, giocare all’aria aperta con i figli, effettuare i lavori domestici, scendere dall’autobus una fermata prima della destinazione e proseguire camminando.
Riguardo alla dieta, un’alimentazione salutare include una ricca quantità di frutta e verdura, che aiutano a prevenire l’infarto e l’ictus. Al contrario, una dieta ricca di grassi saturi e trans, sale e zucchero aumenta il rischio di infarto ed ictus. Non bisogna eliminare del tutto i cibi preferiti, ma provare a ridurre la porzione degli alimenti meno salutari in favore di quelli più indicati per la salute cardiaca e il benessere generale. Ed è importante prestare attenzione all’alimentazione dei bambini: si stima che globalmente ben un ragazzo in età scolare su 10 abbia peso in eccesso, un fattore di rischio di infarto e ictus.
 
In particolare, mantenere un peso corporeo adeguato e controllare il colesterolo e la pressione arteriosa sono misure importanti per ridurre il rischio cardiovascolare, come anche smettere di fumare: si stima che dopo 15 anni che si è smesso di fumare, il rischio di un attacco cardiaco legato al consumo di tabacco per un ex fumatore sia più o meno identico a quello proprio di una persona che non ha mai fumato. Inoltre, si stima che ogni anno circa 600mila non fumatori, inclusi bambini, muoiano a causa del fumo di seconda mano, secondo quanto si legge sulla pagina ufficiale del World Heart Day.
Altrettanto importante è saper riconoscere i segnali di attenzione relativi ad un attacco cardiaco e ad un ictus, in modo da poter intervenire quanto prima possibile.
 
Alcuni campanelli d’allarme dell’infarto
In alcuni casi, l’attacco di cuore può manifestarsi come un evento improvviso e intenso, dunque facilmente riconoscibile, ma più spesso avviene lentamente, spiegano gli esperti, con un dolore o un disagio iniziale di entità lieve.  Ecco alcuni segni di sospetto, riportati sulla pagina del World Heart Day:
-Leggero dolore o fastidio al petto. La maggior parte dei casi di infarto comprendono manifestazioni quali fastidio al centro del petto che si protrae per più di qualche minuto, oppure che va via e ritorna. La sensazione può comprendere una pressione fastidiosa, compressione, senso di pienezza o dolore.
-Leggero dolore in altre aree della parte superiore del corpo. I sintomi possono includere fastidio o dolore localizzato su una o entrambe le braccia, la schiena, il collo, la mandibola o lo stomaco.
-Mancanza di respiro (respiro corto), con o senza dolore toracico.
-Altri segnali di attenzione possono includere un improvviso sudore freddo, nausea o vertigini.
Inoltre, nelle donne l’infarto si può manifestare in maniera differente: la manifestazione più comune resta il malessere/dolore al petto, ma sono più diffusi sintomi quali la mancanza del respiro, nausea/vomito, mal di schiena o dolore alla mandibola.  
 
Alcuni campanelli d’allarme dell’ictus
L’ictus rappresenta un’emergenza clinica e se appare uno qualsiasi di questi sintomi non si deve aspettare ma recarsi immediatamente per ricevere aiuto medico, spiegano gli esperti. Ecco alcuni dei segnali di attenzione.
-Improvviso intorpidimento/insensibilità oppure ‘debolezza’ del viso, del braccio o della gamba, in particolare localizzato su un lato del corpo.
-Improvvisa confusione, difficoltà a parlare o a comprendere
-Improvvisa difficoltà nel vedere da uno o entrambi gli occhi
-Improvvisa difficoltà nel camminare, vertigini/capogiro, perdita di equilibrio o di coordinazione
-Improvviso mal di testa di entità forte, senza causa nota
 
Viola Rita

29 settembre 2015
© Riproduzione riservata

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