Osteoporosi. Dallo studio FRAME ok a Romosozumab
L'anticorpo monoclonale in corso di sperimentazione per la rigenerazione ossea ha raggiunto tutti gli end-point primari di uno studio di fase avanzata condotto su donne con osteoporosi, riducendo l'incidenza di nuove fratture vertebrali.
23 FEB -
(Ruters Health) - Amgen Inc e l'UCB CA, con sede in Belgio, hanno reso noti i risultati dello studio FRAME condotto su donne in post-menopausa con osteoporosi. Oltre a raggiungere tutti gli end point primari, Romosozumab è risultato anche in grado di ridurre l'incidenza delle fratture cliniche (end point secondario) e ha mostrato eventi avversi ed eventi avversi gravi in linea con le attese.
Le due aziende fanno tuttavia anche sapere che il farmaco sperimentale ha disatteso un altro end point secondario, non riuscendo a ridurre l'incidenza delle fratture non vertebrali a 12 e 24 mesi. Attualmente Romosozumab non è ancora stato approvato in nessun Paese per il trattamento dell'osteoporosi, ma Amgen Inc e lUCB CA incontreranno nel corso del 2016 le agenzie regolatorie per presentare i dati dello studio FRAME.
Fonte: Lancet Oncology 2016
Reuters Staff
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
23 febbraio 2016
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Scienza e Farmaci
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma
Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Joint Venture
- SICS srl
- Edizioni
Health Communication srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy