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Come spiegare un suicidio in famiglia a un bambino. Il nuovo libro di Anna Rita Verardo


“E quando avrò paura... Io ci sarò per te”, questo il titolo del libro scritto per aiutare bambini che hanno vissuto l'esperienza di un suicidio in famiglia, indirizzando genitori e professionalità con consigli pratici sui comportamenti da adottare. Alla base del percorso la terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), trattamento elettivo inserito nelle linee guida dell'Oms e collocato con un rating di efficacia "A" nella cura dei disturbi post-traumatici di questo tipo.

21 MAR - “Questo libro nasce dalla necessità di intervenire su un tema di attualità sempre più allarmante, promuovere una corretta cultura del trauma significa non solo intervenire in modo efficace ma fare prevenzione per le generazioni a seguire, garantire salute a lungo termine”. È questa la motivazione che ha spinto la psicologa e psicoterapeuta, Anna Rita Verardo, a scrivere il suo nuovo libro “E quando avrò paura... Io ci sarò per te” (G. Fioriti Editore), pensato per sostenere quei bambini che hanno vissuto l'esperienza di un suicidio in famiglia presentato oggi a Roma in un convegno in Campidoglio.
 
“Il bambino che vive un'esperienza del genere ha bisogno di vicinanza, contatto visivo e fisico. L'adulto - ha aggiunto Verardo - deve stabilire con lui una sintonia emotiva, saper esprimere le proprie emozioni senza trincerarsi nel silenzio o nel segreto, solo così legittima la possibilità di far esprimere anche al bambino le proprie emozioni. I bambini hanno bisogno di sapere ciò che succede alle persone importanti della loro vita. Se vengono tenuti all'oscuro della verità, gli viene impedita una cosa importante: far parte della trama narrativa legata alla propria storia”.
 
Parlare di morte per suicidio  argomento assai difficile da affrontare, soprattutto se ad essere colpiti da questa esperienza, con la scomparsa di un genitore o di un familiare, sono i più piccoli. Il libro di Verardo è diviso in due parti: ideato da un lato per bambini e adolescenti fino a 14 anni (E quando avrò paura...), con una contro-copertina nel verso opposto (Io ci sarò per te) si rivolge invece agli adulti, spiegando loro come aiutare i bambini che hanno vissuto quest'esperienza traumatica.

Con un linguaggio naturale e delicato, il libro traccia un percorso capace di accompagnare i bambini verso l'uscita dal disagio, promuovendo una corretta “cultura del trauma” e sensibilizzando genitori, caregivers, operatori con responsabilità terapeutiche e professionalità che operano nel mondo della scuola verso una maggiore preparazione sul tema con consigli pratici sui comportamenti da adottare.
 
La prefazione del libro è a cura di Isabel Fernandez, Presidente dell'Associazione EMDR Italia. L'utilizzo della terapia Emdr (Eye Movement Desensitization and Reprocessing), trattamento elettivo inserito nelle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità e collocato con un rating di efficacia "A" nella cura dei disturbi post-traumatici di questo tipo, è infatti alla base del percorso risolutivo nel tratatmento di questi casi di trauma.
 
Si tratta di un metodo psicoterapico che interviene sui disturbi causati da esperienze traumatiche. Questa terapia si basa sull’assunto che i pensieri, le emozioni e i comportamenti negativi siano il risultato di memorie non elaborate, sintomi di esperienze negative non superate. La ricerca sottolinea che l'Emdr stimola la rielaborazione di questi traumi focalizzandosi sulla rievocazione di eventi o situazioni che hanno contribuito allo sviluppo di problemi emotivi o disturbi psicologici, modificando così la prospettiva con cui si vedono queste esperienze, e ridimensionando il trauma in un ricordo privo di condizionamenti sul presente.
 
L’Associazione Emdr Italia
Riunisce i terapeuti formati secondo gli standard internazionali ed europei all'applicazione dell’Emdr come metodo terapeutico, supportata dalla ricerca scientifica che ha confermato la sua efficacia nel campo della psicoterapia. Dal 1999 l’ Associazione è sta una riferimento per gli psicoterapeuti specializzati nel trattamento e gestione di disturbi legati a situazioni di stress cronico, e traumatico, che possono contribuire allo sviluppo di una sintomatologia, e di disturbi mentali e disagi complessi. 
 
In Italia, sono stati formati più di 15 mila psicoterapeuti che operano sia in ambito pubblico che privato, che delle associazioni che si occupano di fasce deboli e di popolazioni con fattori di rischio per problemi emotivi e mentali. L'Associazione è molto attiva sul territorio con una task force di psicoterapeuti volontari che intervengono in situazioni di emergenza su tutto il territorio nazionale.

21 marzo 2018
© Riproduzione riservata

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