Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Mercoledì 01 MAGGIO 2024
Studi e Analisi
segui quotidianosanita.it

Nel 2022 quasi un italiano su quattro a rischio povertà o esclusione sociale


In Europa siamo all’ottavo posto, prima di noi solo Romania, Bulgaria, Grecia, Spagna e le tre repubbliche Baltiche. Il reddito dei più ricchi è di 5,6 volte quello dei più poveri. Al Sud a rischio povertà o esclusione sociale il 40,6% degli abitanti. IL RAPPORTO ISTAT

14 GIU -

Nel 2022 poco meno di un quarto della popolazione italiana (24,4%) è a rischio di povertà o esclusione sociale, poco meno che nel 2021 (25,2%). Tuttavia, con la ripresa dell’economia, si riduce significativamente la popolazione in condizione di grave deprivazione materiale e sociale (4,5% rispetto al 5,9% del 2021) e rimane stabile la popolazione a rischio di povertà (20,1%).

Lo rileva oggi Istat in un suo rapporto dettagliato dal quel emerge che nel 2021 il reddito medio delle famiglie (33.798 euro) è tornato a crescere sia in termini nominali (+3%) sia in termini reali (+1%).

Ma con grandi sperequazioni: il reddito totale delle famiglie più abbienti è infatti 5,6 volte quello delle famiglie più povere (rapporto sostanzialmente stabile rispetto al 2020).

Tale valore, rileva Istat, sarebbe stato ancora più alto (6,4) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie.

Tornando al rischio povertà Istat sottolinea che nel 2022 la riduzione della popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale ha interessato tutte le ripartizioni ad eccezione del Mezzogiorno, che rimane l’area del paese con la percentuale più alta di individui a rischio (40,6%, come nel 2021).

Al Nord, al contrario, vi è un deciso miglioramento delle condizioni di vita e dei livelli reddituali delle famiglie; in particolare, il Nord-est si conferma la ripartizione con la minore quota di popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale del paese (12,6% rispetto al 14,2% del 2021).

La situazione in Europa
Nel 2022, 95,3 milioni di persone nell'UE (il 21,6% della popolazione) erano a rischio di povertà o di esclusione sociale, ossia vivevano in famiglie che subivano almeno uno dei tre rischi di povertà e di esclusione sociale: rischio di povertà , grave rischio materiale e sociale privazione e/o vivere in una famiglia con un'intensità di lavoro molto bassa.

Lo rileva Eurostat sottolineando che il dato è rimasto relativamente stabile rispetto al 2021.

Le quote di persone a rischio di povertà o esclusione sociale variano sensibilmente da Paese a Paese: i valori più elevati sono stati segnalati in Romania (34%), Bulgaria (32%), Grecia e Spagna (entrambi 26%). D'altra parte, le quote più basse sono state registrate in Cechia (12%), Slovenia (13%) e Polonia (16%).



14 giugno 2023
© Riproduzione riservata


Altri articoli in Studi e Analisi

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy