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Prima colazione. Consigli psico-sociali per imparare a farla e bene 


Utilizzare giochi, fiabe, premi e modelli di comportamento (a partire dai genitori) per stimolare i bambini ad avvicinarsi con gioia alla prima colazione. È lo scopo del Documento elaborato dal Breakfast Club Italia con una serie di strategie mutidisciplinari per riportare la colazione tra le prioritarie abitudini degli italiani. Vedi gli spot.

12 FEB - La prima colazione è il pasto più importante della giornata. Eppure, ci sono persone che la mattina non riescono proprio a sedersi a tavola. Ma cosa è che li ostacola? I fattori possono essere molti e diversi. Per questo, per insegnare a tutti a fare colazione, c’è bisogno di consigli e risposte diverse. Da questo presupposto nasce “Prima colazione? Non riesco proprio a farla, o a farla bene! Proposte psico-sociali, comportamentali, pedagogiche e nutrizionali su come favorire la pratica di un’adeguata prima colazione”, il documento del Breakfast Club Italia che prosegue il lavoro iniziato nel 2013 con il documento sull’importanza della prima colazione.

Il nuovo documento è stato presentato oggi nel corso di un convegno inframmezzato dagli sketch del cortometraggio “Che colazione sei?” frutto della penna, della regia e della recitazione degli studenti dell’Istituto di Stato per la Cinematografia e la televisione “Roberto Rossellini”.
 
Dopo l’introduzione di Gian Vincenzo Zuccotti, del Comitato di Presidenza del Breakfast Club Italia, che ha fatto il punto sulle attività del Club nel 2013, la parola è andata a Giuseppe Rotilio, sempre del Comitato di Presidenza del Breakfast Club Italia, che ha illustrato in sintesi il Documento spiegando che “il titolo - vi sembrerà forse un po’ arzigogolato - fa riferimento alle diverse discipline che sono state coinvolte per rispondere ad uno dei quesiti emersi dal lavoro dello scorso anno: capire come poter superare le difficoltà, reali o meno, a fare la prima colazione. Le proposte pratiche, ma innovative sono tante: appendiamo che, ad esempio, che grazie al nudge, la cosiddetta. spinta gentile, i comportamenti virtuosi possono essere incoraggiati dai Governi, senza ricorrere alla regolamentazione. Ma il Documento dà anche ampio spazio ai metodi tradizionali: vi ricordate le filastrocche sulla frutta e la verdura che imparavamo a scuola? ‘Mangio tanta frutta fresca, grazie, datemi una pesca!...’. E che dire del contributo della scienza comportamentale con supereroi e atleti? Le dettagliate strategie cognitivo comportamentali, un vero vademecum di problem solving. Per concludere con l’attività delle associazioni consumatori che ci parlano con un linguaggio semplice e diretto, e riescono senza fronzoli e orpelli a spostare grandi numeri verso comportamenti virtuosi”.

“Ma nel Documento – ha proseguito Rotilio - troverete molti altri spunti di riflessione interessanti. Criticità comprese. La maggior parte di noi difatti conosce i fondamenti della sana alimentazione, e sa che la prima colazione è tra questi, ma bisogna fare ancora molto per far sì che ognuno sia nelle condizioni di trasformare questa cultura in pratica quotidiana”.
 
Al convegno è intervenuto anche Gabriele Toccafondi, sottosegretario al MIUR, che ha voluto sottolineare come “la seconda pubblicazione del BCI, sulla scia della prima, considera la Scuola tra i luoghi principali di promozione della prima colazione e, più in generale, degli stili di vita corretti. Non soltanto educazione, la Scuola può servire anche come luogo di sperimentazione. Inoltre come rappresentante di Governo, vorrei soffermarmi sul concetto di Nudging raccontato dal prof. Alberto Alemanno e sperimentato, con alcune iniziative, in diversi Stati dell’UE e negli USA. Ne sono rimasto colpito. Nella situazione attuale, nella quale è prioritario da un lato preservare le finanze pubbliche da oneri insostenibili, e dall’altro provvedere a tutelare la salute delle popolazioni (che costituisce una delle maggiori voci di spesa degli Stati Occidentali), le spinte gentili mi sembra possano essere un ottimo sistema per coniugare l’uno e l’altro. Lo Stato – ha concluso Toccafondi - non deve irrompere nella sfera individuale di libertà dei cittadini ed imporre modelli di comportamento, idee, stili di vita, etc.”.

Gli aspetti nutrizionali sono stati approfonditi dal Prof. Luca Bernardo del Mipaaf, dalla Dr.ssa Daniela Galeone del Ministero della Salute e dal dr Andrea Ghiselli del Cra-Nut. ”Un tema ricorrente del Documento – ha osservato Ghiselli - è la necessità di poter misurare gli interventi. Valutare i risultati significa aggiustare il tiro, scartando gli interventi che non producono risultati apprezzabili e concentrando le risorse sugli interventi che invece producono risultato. C’è assoluto bisogno di strumenti affidabili e concreti per distogliere maggiormente i bambini (anche gli adulti ovviamente, ma per i bambini a maggior ragione) dalle pressioni sempre maggiori verso stili di vita poco salutari. Qui si parla di colazione e quindi di cibo, ma dobbiamo estendere l’intervento allo stile di vita generale dei bambini e della nostra società”.

Presente all’incontro anche Gianfrancesco Romeo, Dirigente del Dipartimento per l’Impresa e l’Internazionalizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha presentato un’analisi economica del settore, sottolineandone l’importanza, ma allo stesso tempo indicando le difficoltà che le famiglie e il settore alimentare stanno affrontando negli ultimi anni.

Un riconoscimento al lavoro del Breakfast Club Italia è arrivato dalla First Lady Michelle Obama. L’Ambasciata USA in Italia ha infatti preparato per il Breakfast Club Italia un documento di sintesi per descrivere “Let’s Move”, l’iniziativa lanciata dalla First Lady che condivide con il BCI l’obiettivo di diffondere l’importanza di stili di vita corretti, soprattutto tra i bambini.

Alla giornata di lavoro del Breakfast Club Italia erano presenti anche le ideatrici di Colazioni Bulgare, seguitissima pagina Facebook. E poi largo a chi, per antonomasia, è una fonte inesauribile di idee: i ragazzi. Gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Mosè Bianchi hanno parlato delle loro intuizioni per il pianeta raccolte nel progetto “Prima di colazione…pensa” ideato per Scuola Expo 2015 (1. Presentazione del progetto, 2. La colazione e i suoi vantaggi, 3. I vari tipi di colazione, 4. Impatto ambientale, 5. La colazione nel mondo).

Infine, una sfida: come coniugare sostenibilità ambientale e prima colazione? A raccoglierla la dr.ssa Lucrezia Lamastra dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, che ha parlato proprio dell’urgenza della Sostenibilità alimentare e di come sia possibile migliorare l’impronta ambientale della prima colazione. Passaggio indispensabile alla presentazione del tema del Documento del 2014: La prima colazione sostenibile. Moda o realtà? Le sue declinazioni nutrizionali, ambientali, sociali, culturali, consumeristiche ed economiche.

12 febbraio 2014
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