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UK al voto. La sanità al centro del dibattito. Anche perchè servono almeno 8 mld di sterline l’anno per tenere in piedi il Nhs

di Grazia Labate

Il 7 maggio si rinnova il Parlamento e andranno al voto moltissime amministrazioni locali. Ad alimentare il dibattito è il futuro del servizio sanitario. Per Simon Stevens, chief executive del NHS, un investimento di 8 miliardi di sterline l'anno è essenziale per chiudere i 30 miliardi di deficit di finanziamento stimati fino al 2020 e potenziare le strutture di base e la riqualificazione ospedaliera.

13 APR - Il 7 maggio si vota nel Regno Unito per il rinnovo del Parlamento e di moltissime amministrazioni locali. Recenti sondaggi dimostrano che il NHS sarà il problema principale per molti elettori alle prossime elezioni generali. Il servizio sanitario è nel DNA degli inglesi come il bene più prezioso da preservare, ma anche fonte di grande preoccupazione per gran parte dell'opinione pubblica circa il suo futuro. I cittadini hanno ragione di essere preoccupati. L'NHS fa un lavoro molto serio per fornire un eccellente cura del paziente presso il punto di accesso, ma i servizi di prima linea sono sempre più sotto pressione. Essi lottano per soddisfare le mutevoli esigenze di una popolazione che invecchia all'interno di un bilancio che non riesce a tenere il passo con domanda. I GP con i loro ambulatori territoriali, i reparti ospedalieri e i servizi territoriali, sono sotto pressione crescente. Chi formerà il prossimo governo dovrà prendere decisioni difficili su come il NHS sarà finanziato.

Il mese scorso i responsabili del NHS si sono riuniti per tracciare una nuova direzione per la salute. Il NHS Forward View ha scatenato un incredibile ampio consenso - tra i gruppi di pazienti, le comunità locali, il personale in prima linea e i leader NHS. La gente ora sa che una popolazione in crescita ed il suo invecchiamento significa che occorre potenziare tutto il lavoro di NHS sulla prevenzione, sull'integrazione delle cure, e sull'innovazione per i trattamenti. Ma sa anche che così com'è lo stato delle cose, i servizi non ce la fanno,sono sotto pressione, il NHS ha bisogno di finanziamenti altrimenti il processo avviato di riforma salterà per aria. Sa che i tempi sono stretti, ma l'economia sta crescendo. Sostenere un servizio sanitario di alta qualità nei prossimi anni richiederà sia nuove efficienze, ma anche impegnativi nuovi investimenti. Simon Stevens, chief executive del NHS,  dice che occorre investire 8 miliardi di sterline l'anno per chiudere i £ 30 miliardi di deficit di finanziamento stimati fino al 2020 potenziando le strutture di base e la riqualificazione ospedaliera.

Questo è ciò che ha riferito per conto del SSN al governo, e ha dimostrato conti alla mano, che il finanziamento di 8 miliardi di sterline è fondamentale per il prossimo anno per sostenere i servizi di prima linea ed innescare processi di kick-start e trasformazione. Naturalmente ci saranno scelte difficili, ma il governo deve fare la sua parte e il NHS farà così un passo in avanti. Oggi dunque il voto rappresenta una scelta non di mera fiducia o ideologica, ma un voto-di-fiducia estremamente pragmatico e consapevole verso coloro che diranno come e quando decideranno i finanziamenti necessari per il rilancio di un piano quinquennale strategico per il NHS. Nel NHS forward view si fa un’analisi convincente circa le modalità che occorre mettere in campo perchè le prestazioni delle cure devono essere sempre più integrate a fronte di particolari esigenze individuali, sostenute da un rafforzamento del settore delle cure primarie, meglio attrezzate per consentire soprattutto agli anziani ed ai malati cronici di rimanere in buona salute e fuori dall'ospedale, ove possibile. Sono chiare le modalità per riqualificare la rete ospedaliera e per evitare i tempi lunghi di attesa nelle AE, sono chiari i fabbisogni di personale sia di assistenza che medico, per governare il profondo sistema di razionalizzazione e qualificazione della rete. Questa visione ha ricevuto un ampio sostegno dai pazienti e dagli operatori sanitari, e rappresenta la migliore possibilità di salvaguardare il futuro del NHS. Tuttavia, il popolo inglese e buona parte degli operatori temono che la volontà politica di assumersi la responsabilità del come e del quando sia mancante.

Mr Stevens ha messo in chiaro che il prossimo governo dovrà investire almeno un extra £ 8 miliardi all’anno nel NHS entro il 2020. Ciò contribuirà a chiudere i £ 30 miliardi di deficit di finanziamento stimato che sono emersi alla fine della legislaturae per i prossimi 5 anni e a rilanciare la qualità del NHS. Si tratta di risorse necessarie a trasformare il NHS in una misura di servizio per le sfide difficili del 21 ° secolo. Chiaramente, questo rappresenta un notevole investimento. Tutti i principali partiti dicono di voler mantenere il NHS come un servizio che offre eccellente cura del paziente, libero al punto di accesso. Ma gli elettori, sono preoccupati per il futuro del loro servizio sanitario,perché fin’ora le parti in lizza non dicono chiaramente dove troveranno le risorse e quali priorità si daranno per aumentare gli investimenti nel NHS in linea con l’analisi precisa che il politicamente neutrale Mr Stevens ha fatto richiamando il governo attuale e tutta la classe politica ad una stringente coerenza. L'NHS è sempre stato classificato come uno dei servizi sanitari più equi e convenienti al mondo da parte dell’indipendente Commonwealth Fund , ma questo stato è fortemente a rischio se non finanziato adeguatamente. Perciò l’invito a tutti i partiti politici che partecipano alle elezioni del 7 maggio è di impegnarsi formalmente a investire 8 miliardi di sterline all'anno in più nella fornitura di assistenza sanitaria, al fine di salvaguardare il futuro del NHS.

Senza un impegno di tale portata gli elettori possono visualizzare le promesse dei partiti politici come niente più che parole di facciata. Sulla base del NHS forward view le associazioni degli operatori del NHS hanno preso posizione. Ne cito alcuni: Dr Maureen Baker Chair, Royal College of General Practitioners; Professor Jane Dacre Presidente, Royal College of Physicians; il dottor David Richmond, presidente, Royal College of Ostetrici e Ginecologi; Dr. Jean-Pierre van Besouw Presidente, Royal College of Anestesisti; Dr. Hilary Cass Presidente, Royal College of Paediatrics and Child Health; il professor Sir Simon Wessely Presidente, Royal College of Psichiatri, professore di medicina psicologica, King College di Londra, e il direttore del Centro Re per Military Salute Ricerca; Dr Clifford Mann presidente, Royal College of Emergency Medicine.
 
A tre settimane dal voto i Tories dicono di voler investire altri 8 miliardi di sterline l'anno nel NHS. Il ministro della salute Jeremy Hunt è comparso su BBC Radio 4 nel programma Today. affermando timidamente che il denaro sarebbe stato trovato dai proventi della futura crescita economica. Il denaro non c’è ancora nelle casse dello stato ma presto vi sarebbe stato, se i Tories vinceranno il 7 maggio. “Un forte NHS ha bisogno di una forte economia. Senza un’economia forte, il rischio è più grande per il finanziamento del NHS", ha detto.

I liberal democrat accusano la squadra di governo, con sdegno, per non aver voluto prendere "l’impegno di spesa per Nhs", mentre il Labour afferma che i conservatori stanno facendo "false promesse". Come quelle di alcuni giorni fa, in cui il partito di David Cameron aveva promesso di congelare le tariffe ferroviarie per cinque anni offrendo ai dipendenti delle aziende con un organico di almeno 250 persone, tra cui quelle del settore pubblico, il diritto a tre giorni di ferie pagate all'anno di volontariato. Ma nessuna delle 2 promesse era corredata del costo e da dove si intendesse reperire le risorse. Una campagna senza esclusione di colpi in cui i conservatori accusano i Labour di dissolutezza - di "crash dell'economia" di aumenti facili di spesa pubblica, di essere guidati da un uomo troppo debole per prendere decisioni difficili. I Tories, spaventati da sondaggi sfavorevoli delle ultime settimane e dalla sensazione che la loro campagna non aveva alcun "Feelgood", promettono soldi in giro come coriandoli per compiacere la gente.

I labour, nel frattempo, stanno prendendo la superiorità morale sulla spesa, accusando i conservatori di giocare a tira e molla con le finanze dei cittadini senza affrontare il tema della tassazione sui grandi patrimoni, senza della quale le risorse per NHS non si troveranno ed in tutti i casi il loro impegno è di garantire 2,5 miliardi di sterline in più per NHS a partire dal prossimo anno.

Non vi è alcun dubbio che i Tories stanno ripensando la loro strategia. Il problema è che la strategia messa a punto dallo stratega australiano Lynton Crosby è troppo focalizzata sui temi dell'economia e della leadership di Cameron, molto poco sui temi della vita quotidiana dei cittadini inglesi, su cosa dire alle persone che lavorano e su come le loro vite potrebbero migliorare dopo l'austerità. Una maggiore fiducia nei labour ha iniziato a crescere dopo il sostegno di Tony Blair, per Miliband sostenendo che solo il partito riformatore avrebbe potuto liberare il paese dal caos economico, L'intervento di Blair incondizionato per Miliband è stato efficace in sé. Ha potenziato il morale del partito facendo della questione sociale e del lavoro il punto di forza per una crescita reale.
Il Labour è più unito. La sua gente crede sempre più nei messaggi centrali di Miliband sull’ equità e sul lavoro. E’ interessante ciò che avviene tra le giovani donne. Se si guarda a quanto è successo nelle ultime due settimane, in termini di gruppi che stanno prendendo posizione per il labour, le donne più giovani, sotto i 40anni spesso con i bambini più piccoli, molto più attente e sensibili ai temi del Welfare e della salute in termini di prevenzione e di assistenza ai genitori anziani. I sondaggi sono andati su e giù nelle ultime settimane e l’andamento sembra un duro testa a testa fino all’ultimo giorno. Questa settimana i tre partiti principali lanceranno i loro manifesti.

Le proposte per la qualificazione del NHS faranno la differenza: risorse certe implementazione dei servizi di territorio, fine dell’affollamento dei pronto soccorso, seria prevenzione, non a parole ma con cifre e tempi certi saranno valutati con sano pragmatismo dal popolo inglese che appare sempre più scettico a credere alle promesse non seguite dai fatti.
 
Grazia Labate
Ricercatore in economia sanitaria, già sottosegretario alla sanità 

13 aprile 2015
© Riproduzione riservata


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